Silvio berlusconi racconta Napoli-Milan: dalla sfida scudetto del 1988 all’aneddoto su Diego Maradona fino al paragone Kvara-Leao
E’ la prima di tre super sfide che animeranno Serie A e Champions League. Napoli-Milan non è mai una gara banale, perché ai tifosi di calcio con qualche ruga ed i capelli brizzolati non può che far venire in mente le grandi sfide tra gli azzurri di Maradona ed i rossoneri degli olandesi.
Ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport“, a poche ore dalla prima sfida, ha parlato chi quell’epopea l’ha vissuta in prima persona, perché direttamente parte in causa. E’ il presidente del Monza Silvio Berlusconi, nonché ex patron del Milan. Ed inevitabile che il suo racconto parta dal match scudetto del 1988, che vide trionfare i rossoneri nell’ex San Paolo, oggi Stadio Diego Armando Maradona.
“Ricordo ancora l’applauso dei tifosi del Napoli, mi commuovo ancora ripensandoci; pubblico meraviglioso ed è uno dei motivi per cui Napoli è nel mio cuore e vi resterà per sempre” ha detto il leader di Forza Italia.
Una gara, quel Napoli-Milan, che ricorda con particolare gioia Berlusconi. “E’ stato il match che di fatto aprì un’epopea” ha svelato Berlusconi, ricordando come in quell’anno arrivò il primo scudetto del suo Milan, un trofeo che diede il via ad una lunga serie di successi sia in Italia che in campo internazionale che “mi ha fatto diventare il Presidente di club più titolato nella storia“.
L’attuale numero uno del Monza ha anche raccontato un aneddoto relativo a Maradona. “E’ il mio più grande rimpianto – ha svelato Berlusconi – è stato il giocatore più grande della sua generazione. Ne parlai con lui ma mi resi conto che Maradona era Napoli, la bandiera ed il simbolo della squadra azzurra più grande della storia. Le bandiere non si spostano e non si comprano” ha poi aggiunto. Un concetto, questo, evidentemente ormai in disuso nel calcio odierno dove contano in primis i milioni di euro.
L’ex presidente del Milan, poi, è tornato al Napoli odierno. “Il ko di Osimhen toglie fascino alla sfida ma lui e Kvaratskhelia potrebbero giocare in ogni club del mondo. I partenopei con merito stanno dominando il campionato e sono una delle squadre più forti in Europa” ha poi aggiunto il patron, che in tema di squadre leggendarie può certo dire la sua.
Posizione neutra sull’eventuale conferma di Pioli in vista della prossima stagione e sul campionato attuale del Milan, essendo patron di una squadra rivale, è stato chiarissimo invece sul dualismo e sul paragone tra Kvaratskhelia e Leao. “Sono due calciatori grandissime che hanno differenti caratteristiche. Kvara è più completo, però il portoghese mi ricorda nei momenti migliori i più grandi del mio Milan come stile di gioco“.
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