Messi al Barcellona, non si parla d’altro ma Piquè frena gli entusiasmi: la rivelazione dell’ex difensore spiazza i tifosi.
Il Vicepresidente del Barcellona apre al ritorno di Messi. Si lavora affinché sia così. Le premesse ci sono tutte, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo la disponibilità, per il campione ci sarebbe anche. Vanno, però, chiariti alcuni aspetti. In primis come se n’è andato dai catalani: le lacrime finali non cancellano il tira e molla con la società per un rinnovo che sarebbe dovuto – a rigor di logica – arrivare in bianco. Non ci sono solo i sentimenti, anche l’economia fa da padrone.
Quindi per rientrare da quella porta Messi deve dare alcune garanzie che adesso non ci sono: la prima è la volontà di abbracciare un progetto nonostante tutto. Basta quindi con le dimostrazioni di insofferenza dell’ultimo periodo in Spagna, o si accetta la battaglia comune oppure ognuno per la sua strada. Poi c’è la parte economica da stabilire, perché Laporta non lo pagherebbe come prima. Innanzitutto per il salary cap, nuova politica che ha preso piede nello spogliatoio del Barça, e poi per le pretese che non devono più esserci in alcun modo.
L’unico viatico per evitare una frizione in corso d’opera: i catalani non vogliono più avere a che fare con i mal di pancia del campione. Pertanto uno che lo conosce bene, Gerard Piquè, avvisa: “Messi è Messi, ma forzare questa situazione è controproducente per tutti”. Il Presidente e Vicepresidente sono al lavoro, ma questo non significa che il talento argentino possa tornare automaticamente. Può essere che la scintilla non scocchi in maniera definitiva: Messi aspetta, un po’ spera. Il Barcellona è ancora casa sua, come dimostrano le volte che è tornato in Catalogna.
La Sagrada Familia ce l’ha tatuata sul petto. Non può essere altrimenti. Il rapporto sarà sempre speciale. Bisogna vedere fino a che punto. Questo si chiedono i tifosi, perchè hanno capito che Messi non aspetta più. O ci sono le condizioni, oppure amici – anzi, amanti – come prima. Lo ha capito anche Piquè, che di amori falliti se ne intende, per questo aspetta a esultare. Nonostante il Barcellona sia ancora oggi una sua priorità. Essere un idolo, però, spesso, non vuol dire tornare sui propri passi. La Stella di Rosario ha ormai favorito l’allungo. Tornare indietro è possibile, ma non certo.
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