Inzaghi rischia fortemente di essere esonerato da qui a giugno: Marotta è al lavoro, ed ha già individuato il prescelto per sostituirlo
Era dagli anni Cinquanta che l’Inter non toccava la doppia cifra nelle sconfitte dopo 28 giornate in Serie A. Un ruolino di marcia che, dopo il campionato perso solo all’ultima giornata lo scorso anno, era impensabile per i più. Ed è proprio in momenti come questo che si richiede la massima attenzione: alla squadra per salvare il salvabile, alla dirigenza per pianificare il futuro e prendere decisioni tempestive.
Proprio questo secondo aspetto non è assolutamente da sottovalutare, ed è allo stesso modo che preoccupa l’allenatore, Simone Inzaghi. Il suo futuro sulla panchina nerazzurra è – neanche a dirsi – in bilico, se non addirittura già compromesso. Solo la Champions League, spingendosi almeno in semifinale – lo ripetono in coro tutti gli addetti ai lavori – può salvarlo.
Ma è naturale che, nel frattempo, Beppe Marotta ed i suoi valutino il da farsi. Anzi, stando a quanto riferito dalla Gazzetta dello Sport, si è già giunti alla scelta del successore di Inzaghi, se i risultati costringessero a chiudere il rapporto ancor prima della fine dell’attuale stagione.
Salvo miracoli di Inzaghi, l’Inter è destinata ad iniziare un nuovo progetto per il prossimo anno. Un progetto che, per avere appeal ed attrarre nomi importanti, ha bisogno di ripartire dalla qualificazione in Champions League, ancora tutta da conquistare. Per questo, se l’allenatore ex Lazio non riuscirà ad incidere in qualche modo sulla squadra da qui alla conclusione della doppia sfida contro il Benfica, sarà addio anche prima della conclusione dell’annata.
A quel punto, avere fretta avrebbe poco senso. Anche perché, il preferito della dirigenza sembra Roberto De Zerbi, che chiuderà di sicuro la stagione al Brighton. Per questo, il successore diretto di Inzaghi dovrebbe essere un traghettatore. L’identikit, secondo La Rosea, risponde al nome di Christian Chivu, ex giocatore (leggendario membro della squadra del Triplete) ed oggi allenatore della Primavera.
A quel punto, dopo l’interregno del rumeno, si tenterà davvero l’assalto a De Zerbi, che per varie ragioni è anche forse il nome più plausibile. Dietro di lui un altro grande ex come Thiago Motta, con forse meno esperienza in panchina, ma grande conoscenza dell’ambiente nerazzurro. Dopo di loro, invece, due nomi di primissimo livello, col fattore economico che sembra tuttavia inchiodare l’Inter: gli ingaggi a cui sono abituati oramai Antonio Conte e Diego Simeone, d’altronde, dovrebbero essere proibitivi per le casse del club.
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