Roma-Feyenoord continua ad essere vista ad alto rischio soprattutto per quanto accaduto in passato. Si attende la mossa dello Stato.
Disputare una gara di Europa League, dovrebbe essere un momento bello, unico, da vivere al massimo per ricordarlo per sempre. Soprattutto quando in ballo c’è un quarto di finale, la posta in gioco è molto alta e nessuno vuole perdere terreno in favore dell’avversario. Per questo motivo, uno dovrebbe godersi solo lo spettacolo che ne deriva da una partita del genere. Invece, il doppio confronto tra Roma e Feyennord rischia di trasformarsi in altro.
A tredici giorni dalla prima gara, non è stata presa ancora una decisione sulla possibilità di trasferta né dei tifosi olandesi né di quelli giallorossi. Una mancata presa di posizione che preoccupa e non poco, proprio perché si rischia di deviare da quella che è la reale importanza del match: la conquista della semifinale di Europa League.
Roma-Feyenoord, si teme il peggio
In effetti, se il ministro degli interni Piantedosi sembra essere deciso a vietare la trasferta agli olandesi proprio come fece l’anno scorso per la gara con la Lazio, c’è da capire cosa accadrà per la sfida di Rotterdam. I tempi stringono, i costi lievitano e si temono ripercussioni nei confronti dei tifosi giallorossi, soprattutto se l’Italia dovesse decidere di prendere una posizione forte in tal senso mentre l’Olanda no. Per questo motivo, si aspetta di capire e si valuta chi delle due parti farà la prima mossa.
Intanto il tempo passa e il fatto che la squadra di José Mourinho si giochi un pezzo importante della stagione in questo scontro diretto in Europa League, rischia di passare in secondo piano. Allo stesso tempo, il governo italiano non potrà prendere nemmeno sotto gamba la questione per far si che non si ripeta quanto accaduto a Napoli poche settimane fa con i tifosi tedeschi. Inoltre, bisogna non dimenticarsi che proprio gli olandesi in passato hanno avuto modo di distruggere Roma con atti vandalici e irrispettosi.
Dunque, non resta altro che attendere, nella speranza che qualcuno prenda una decisione ferrea e giusta quanto prima perché da tutelare ci sono le vite delle persone e il patrimonio culturale della città e questa volta, rispetto a Napoli, non sono ammessi errori di nessun tipo.
