L’inchiesta Prisma si allarga: anche la Roma è finita nel mirino. C’è un’operazione attenzionata dai pm, il fascicolo è stato aperto
La bomba relativa alle plusvalenze gonfiate è scoppiata in tutto il suo fragore, con la Juventus che ora rischia davvero grosso. Il club bianconero ha infatti perpetrato questa pratica illecita, con la Procura di Torino che ha dato il via all’inchiesta Prisma sfruttando anche le intercettazioni dei diretti protagonisti in cui ammettevano questa pratica illecita portata avanti ormai da tempo.
I pm del capoluogo piemontese hanno poi trasferito i fascicoli dell’inchiesta a tutte le Procure di competenza dei club coinvolti negli affari con la Juventus. E l’inchiesta è arrivata anche a Roma, con il club giallorosso coinvolto in una delle tante operazioni realizzate negli ultimi anni.
I pm romani hanno aperto un fascicolo dopo che la Procura di Torino ha inviato un faldone corposo a Piazzale Clodio, con tanto di intercettazioni registrate dalla Guardia di Finanza tra l’allora ds del club bianconero, Federico Cherubini, e l’ex direttore finanziario della società piemontese, Sergio Bertola. L’indagine è affidata al sostituto procuratore Maria Sabina Calabretta.
Inchiesta Prisma, scmbio Pellegrini-Spinazzola nel mirino
L’operazione finita nel mirino dei pm è quella relativa all’estate del 2019, quando Juventus e Roma si scambiano Luca Pellegrini e Leonardo Spinazzola. Il primo finisce in bianconero (oggi è alla Lazio, arrivato dall’Eintracht Francoforte), mentre il secondo milita ancora in giallorosso il 30 giugno del 2019, ultimo giorno prima della chiusura del bilancio di esercizio.
L’allarme, tra i finanzieri, si è acceso ascoltando l’intercettazione del luglio 2021. “Fermiamo questa emorragia, hai attivato una modalità lecita ma l’hai spinta troppo” si sfoga Cherubini, “è una coda che ti ha portato a realizzare operazioni che non puoi fare in un costesto normale, Spinazzola-Pellegrini non puoi farlo“, ha poi proseguito, quasi in una sorta di ammissione di una situazione illecita.
L’intercettazione è ovviamente legata a quel trasferimento, anche se Cherubini, ascoltato come testimone dalla Procura, ha spiegato come il suo riferimento fosse relativo solamente all’aspetto tecnico dell’operazione, con Paratici convinto dai tanti infortuni di Spinazzola.
Spinazzola
Nell’operazione relativa tra Spinazzola e Pellegrini, la Juventus ha potuto iscrivere a bilancio una plusvalenza, data anche dalla cessione dell’esterno in cambio di 29 milioni di euro; furono 22, invece, i milioni sborsati dai bianconeri per ingaggiare Pellegrini. Una doppia operazione, avvenuta nello stesso giorno che ha generato di fatto due plusvalenze sospette.
E tutto ciò ha messo in moto la procura romana. Gli inquirenti stanno valutando ogni singola pagina del faldone arrivato da Torino allo scopo di verificare se anche la Roma abbia beneficiato dell’operazione commettendo un illecito. Nuovo fronte, quindi, dell’inchiesta che si allarga sempre a macchia d’olio coinvolgendo sempre più club.