La Juventus è implicata anche in un terzo filone d’inchiesta. Il quadro della situazione impone un piano chiaro da parte dei legali
Le questione relativa alle “plusvalenze fittizie”, con il materiale raccolto dalla Procura di Torino, ha portato la giustizia sportiva a decretare che 15 punti di penalizzazione fossero comminati alla Juventus (e a lei solo, tralasciando gli altri club inizialmente implicati per mancanza di nuovi elementi). Una decisione nei confronti della quale il club attende per il pronunciamento della Collegio di Garanzia del CONI.
Al netto dell’ottimismo che filtra da parte della società su questo punto di vista, la posizione della Juventus non può dirsi affatto solida. D’altronde, la Procura Federale è al lavoro sulla “manovra stipendi”, che secondo le indiscrezioni potrebbe avere implicazioni addirittura peggiori in termini di penalizzazione, anch’essa da scontare in questa stagione.
Un qualcosa che potrebbe sommarsi a quell’attuale, avendo indubbie ripercussioni anche sul campo per la squadra di Massimiliano Allegri, che si prepara a tornare in campo dopodomani contro il Verona. Cercando di restare appunto concentrata sul proprio compito, mentre una novità delle ultime ore potrebbe complicare i piani dei legali scelti dalla proprietà per una strenua difesa in sede giudiziaria.
Tra oramai meno di tre settimane, il 19 aprile, si conoscerà l’effettiva conclusione della vicenda relativa alle plusvalenze, mentre – segnale il Corriere dello Sport – potrebbe essere imminente il deferimento in relazione alla manovra stipendi. Qui, però, è difficilissimo fare ipotesi, e gli esperti si dividono tra chi pensa ad altri 15 punti di penalizzazione e chi non esclude la retrocessione.
Inevitabilmente, poi, ci si concentrerà sul 10 maggio, data alla quale il Gup ha rinviato l’udienza, e giorno nel quale dovrebbe chiudersi anche la discussione in merito alla competenza territoriale del processo penale. E come già detto, per la giustizia ordinaria potrebbero anche volerci anni, affinché si arrivi ad una risoluzione definitiva.
A livello sportivo si cerca sempre di essere tempestivi, ma non è detto che questa volta sia possibile. In fondo, la Juventus è implicata anche in quello che dovrebbe essere il terzo processo, legato alle “partnership” con diversi altri club sancita attraverso alcune operazioni di mercato ancora sotto esame. In questo senso si stanno muovendo anche le procure, come quella di Bologna e di Cagliari. Ma – sempre citando l’edizione odierna del quotidiano capitolino – le tempistiche potrebbe certamente, tenendo impegnata la Juventus anche fino alla fine del 2023, o addirittura fino al 2024.
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