A raccontare l’esperienza interista dell’attuale tecnico rossonero è stato un ex difensore nerazzurro: le sue parole
Ha vinto lo scudetto lo scorso anno ed ha portato il Milan ai quarti di Champions League, dove affronterà il Napoli: Stefano Pioli in rossonero sta sicuramente vivendo le sue miglior stagioni da tecnico. In questo campionato, nonostante il tricolore sul petto, non è riuscito a lottare di nuovo per il titolo, complice anche il lavoro di Spalletti e dei partenopei che non ha lasciato troppe possibilità agli avversari di competere per la corsa.
A parlare del tecnico è stato Andrea Ranocchia, che dopo aver appeso gli scarpini al chiodo ora si vive la famiglia lontano dal calcio. L’ex difensore, a La Gazzetta dello Sport, ricorda quando ha lavorato con Pioli all’Inter e anche quando è approdato Spalletti alla Pinetina, due dei tecnici più importanti del momento. L’ex calciatore è stato così allenato da entrambi gli allenatori che in 17 giorni, tra campionato e Champions, si affronteranno in tre sfide infuocate.
Ranocchia è stato allenato da Pioli soltanto per un paio di mesi tra il novembre 2016, quando Stefano subentrò a Roberto Mancini sulla panchina dell’Inter, e il gennaio 2017, col difensore che andò in prestito all’Hull City; più lungo il periodo nerazzurro con Spalletti, un biennio che coincise col ritorno in Champions dopo stagioni difficili.
I racconti di Andrea Ranocchia vanno subito nello specifico del lavoro in campo dei due allenatori: “Con chi si faticava di più in allenamento tra Pioli e Spalletti? Bella gara, ci davano dentro tutti e due. Appena arrivato, Pioli quasi ci minacciò, disse che non sapeva come ci preparavamo prima, ma che ci avrebbe ‘massacrato’ fisicamente. Fu di parola. Entrambi sono quasi maniacali nella preparazione della partita e nello studio dell’avversario. Forse Stefano è più metodico nel modo di impostare il lavoro quotidiano, mentre con Luciano si variava un po’ di più il menù“.
“Spalletti arrivò all’Inter avendo già vinto in Russia e sfiorato lo scudetto con la Roma, Pioli invece al tempo era meno ‘formato’ a un certo livello, ma – prosegue l’ex difensore nerazzurro – il milanista non sembrava assolutamente intimidito dall’ambiente. Aveva le idee chiare a livello calcistico ed era molto sicuro di sé anche nel proporsi“.
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