Il grande ex ha voluto dire la sua sul centrocampista brasiliano della Lazio Marcos Antonio: ecco le dichiarazioni.
Ha dovuto dire addio al calcio, un anno dopo essere tornato a indossare la maglia del suo Gremio. Lucas Leiva ha appeso gli scarpini al chiodo ma ha le spalle larghe e nonostante il periodo complicato vuole guardare al futuro con positività.
E’ soltanto di poche settimane fa la notizie che ha sconvolto la vita e la carriera professionale di Lucas Leiva, ex centrocampista della Lazio. Un problema al cuore, infatti, l’ha costretto a lasciare il calcio giocato a 36 anni, proprio dopo essere rientrato in Brasile, nella sua terra dove tutto era cominciato nel lontano 2005.
Una carriera che l’ha portato poi a vestire la maglia del Liverpool, prima di quella biancoceleste. Dieci anni in Inghilterra e tantissime partite giocate con la prestigiosa casacca dei Reds. Desideroso di chiudere il cerchio tornando al Gremio, Lucas Leiva ha dovuto però fare i conti con un improvviso imprevisto al cuore.
Lo stesso centrocampista ha voluto parlare a “Il Messaggero” per spiegare come sta vivendo l’attuale duro periodo. “Ho avuto questa sorpresa, ma cerco di vedere il lato positivo: almeno di salute sto bene. Se non lo avessi scoperto, sarei potuto morire in campo”. Ma non solo, perché l’ex Lazio ha voluto parlare anche della squadra biancoceleste, dando una sua prospettiva sulla situazione. “Il derby vinto è uno stimolo in più per la corsa Champions, che so bene essere un obiettivo importante. Sarri è un intenditore di calcio, a volte ti serve del tempo per capirlo. Ovunque è andato ha vinto. Se poi la squadra ha un’identità chiara non vedo perché non puntare su di lui per tanto tempo”.
Nel corso dell’intervista Lucas Leiva si è poi soffermato anche su Marcos Antonio, centrocampista brasiliano arrivato dallo Shaktar Donetsk e un po’ in ombra nell’ultimo periodo. “È diverso da me, è sbagliato fare paragoni, lui è più da possesso. Ha avuto difficoltà che non immaginavo, ma si vede che ha un gran potenziale”. La Lazio ha comunque dimostrato di credere tanto nel classe 2000, che finora è sceso in campo 17 volte contando tutte le competizioni stagionali. Regia, intelligenza, palleggio e tecnica: tutte qualità che sicuramente piacciono, e non poco, a Maurizio Sarri e alla sua idea di gioco. Nonostante il periodo non semplice, il futuro è sicuramente dalla sua parte. A soli 22 anni ha infatti tutto il tempo per crescere e migliorare, con la speranza, per i biancocelesti, di avere già in casa il nuovo regista del futuro, magari in grado di seguire le orme proprio di un certo Lucas Leiva.
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