De Ketelaere, il Milan a tutti i costi: il retroscena fa discutere. Il giovane talento belga ha finora deluso le attese di società e tifosi
Un impatto più difficile e problematico di quanto non si potesse immaginare. Quello di Charles De Ketelaere è stato l’acquisto più oneroso dell’ultimo mercato estivo del Milan, quello che i rossoneri hanno condotto da neo campioni d’Italia. Il dg Paolo e Maldini e il ds Ricky Massara erano convinti dell’assoluta bontà dell’investimento fatto e dei circa 30 milioni di euro spesi per strappare il 22enne trequartista belga al Bruges. Ma la prima stagione in rossonero del giovane attaccante non ha mantenuto le promesse e le aspettative della vigilia.
Ma nonostante un rendimento decisamente al di sotto delle attese il Milan non ha alcuna intenzione di privarsi di De Ketelaere. Anzi, sia i dirigenti che lo staff tecnico hanno deciso di confermarlo come punto fermo per la prossima stagione. E’ diffusa l’idea ai piani alti del club rossonero che il 22enne attaccante belga diventerà una delle stelle più luminose del Diavolo per i prossimi anni. E a nutrire identica convinzione è il tecnico che lo ha allenato la scorsa stagione, l’ex allenatore del Bruges Alfred Schreuder.
De Ketelaere, il Milan e basta: quando il belga disse no a un top club
Schreuder, che l’estate scorsa fu ingaggiato dall’Ajax per poi esserne esonerato in autunno, in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, ha infatti svelato qualche retroscena finora inedito che la dice lunga sulla ferma e ferrea volontà di De Ketelaere di vestire la maglia del Milan. “A inizio stagione mi disse che era di fronte a un grande passo. Posso rivelare che durante l’estate ho provato a portarlo con me all’Ajax. Non mi ha fatto neanche andare avanti, voleva soltanto andare al Milan“.
Secondo Schreuder non v’è alcun dubbio sul fatto che l’ex talento del Bruges possa esplodere anche in Serie A: “E’ solo questione di tempo, non di altro. Charles mi ricorda Frankie de Jong: è un ragazzo intelligente che dà tutto per il calcio. Sembra timido ma con me non lo era: lottava e lavorava forte. E’ calmo e rispettoso ma odia perdere, è molto competitivo ed è un vincente, con me aveva molta fiducia in se stesso. So che ha sbagliato gol clamorosi ma so anche che sa farli“.
Insomma, il Milan deve pazientare ancora un po’ ma l’esplosione di De Ketelaere è dietro l’angolo. I tifosi rossoneri potranno applaudire presto le sue giocate di alta scuola e i suoi gol. Perchè, sempre secondo il suo ex allenatore, Charles è un attaccante.
