Viareggio Cup, il razzismo entra negli spogliatoi: protesta del Ladegbuwa, botta e risposta al vertice

Tensione e polemiche nel corso della Viareggio Cup: uno spettacolo del calcio giovanile si trasforma in oltraggio. Le accuse di razzismo.

Viareggio Cup è da sempre sinonimo di futuro. Almeno nel calcio. Tanti talenti passano da questa dimensione di compagini giovanili che si affacciano al professionismo. Nella giornata odierna, però, sembra essere tornati indietro di anni. Decenni, forse epoche. A rendere tutto più stantio la piaga del razzismo: comincia tutto a Santa Croce sull’Arno (in provincia di Pisa). Il Ladegbuwa – compagine nigeriana – stava giocando contro la Rappresentativa di Serie D.

Viareggio razzismo
Viareggio Cup, l’onta del razzismo (ANSA)

Era in 9 per l’espulsione di due calciatori oltre a quella dell’allenatore. La squadra lascia il campo con l’accusa di accuse razziste ricevute. Un fulmine a ciel sereno per gli organizzatori e gli addetti ai lavori del torneo, che cercano di correre ai ripari. Il comunicato del Ladegbuwa parla chiaro: “Siamo sconvolti e delusi a causa delle buffonate degli organizzatori, abbiamo dovuto prendere una decisione molto sofferta e difficile – si legge – per evitare che i nostri giocatori subissero ulteriori accuse razziste e vessazioni di ogni tipo”.

Viareggio Cup, razzismo in campo: il Ladegbuwa lascia il campo

“Per non parlare di tre ridicoli cartellini rossi per agevolare ulteriormente la Rappresentativa di Serie D”. Parole forti che non hanno lasciato passare altro tipo di valutazioni, immediata la replica degli organizzatori: “Il razzismo non fa parte del nostro credo quotidiano. Ritengo che debba esserci una profonda riflessione da parte di chi ha voluto sparare a zero sulla manifestazione in maniera gratuita”. La bagarre si accende. Sicuramente restano dei sospesi.

Razzismo Viareggio
La competizione nella bufera (ANSA)

Capire dove sia la verità non è semplice, dal momento che c’è chi smentisce quanto avvenuto in campo. Rimane l’intemerata della compagine nigeriana, per cui sarà aperto un fascicolo che porterà a determinate valutazioni. Non sono da escludere possibili ripercussioni disciplinari in caso di appurata condotta violenta, dato che il razzismo è una forma di ingiustizia che popola gli spalti in determinati periodi. Problemi che sembravano essere alle spalle tornano prepotentemente a galla. Una diatriba, sportiva e giudiziaria, che sembra essere appena cominciata ma ha dei trascorsi storici e sportivi importanti.

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