Inter-Oaktree come Milan-Elliott? Perché lo scenario è diverso. Il futuro del club nerazzurro è ancora nebuloso: decisivi saranno i prossimi mesi
E’ come se fosse un lungo conto alla rovescia. E’ la clessidra del tempo che scandisce il futuro dell’Inter, con la sabbia che scende lentamente ma inesorabilmente. E ciò a cui si fa riferimento non sono tanto i prossimi imminenti impegni agonistici, quanto le note vicende societarie che si muovono sullo sfondo, pronte a tornare in primo piano nelle prossime settimane. La questione è abbastanza semplice: Steven Zhang, presidente dell’Inter e CEO del colosso cinese Suning, deve ancora rifinanziare il debito da 300 milioni di euro contratto con il fondo statunitense Oaktree.
Un debito contratto nel 2021 e che all’inizio si attestava intorno ai 275 milioni, saliti però sopra i 300 con il tasso d’interesse al 12%. Un valore troppo alto per pensare di ottenere nei prossimi mesi altri finanziamenti a costi non troppo elevati. Se il giovane imprenditore cinese non avrà trovato una soluzione entro maggio del 2024, data di scadenza stabilita, l’Inter passerà al fondo californiano Oaktree che a quel punto valuterà il da farsi. Anzi, secondo il Sole 24 Ore avrebbe già deciso cosa fare.
Inter-Oaktree come Milan-Elliott? La prospettiva in questo caso è molto diversa
A dispetto di quanto si creda, Oaktree avrebbe già deciso di intraprendere una strada diametralmente opposta a quella che ha seguito Elliott con il Milan. Secondo quanto risulta al prestigioso quotidiano economico, il fondo californiano prenderebbe l’Inter con l’obiettivo di reperire sui mercati internazionali fin da subito e in prima persona possibili compratori. Ammesso e non concesso che sia lo stesso Steven Zhang a cedere la società: il giovane imprenditore nel frattempo è atteso il 24 aprile e il 10 maggio da due importanti udienze in Asia.
Il patron del gruppo Suning deve rispondere di un altro debito, che corrisponde a una cifra vicina ai 300 milioni, verso la China Construction Bank. Insomma, da qui a maggio del 2024 saranno 14 mesi molto intensi e in un modo o nell’altro decisivi per il futuro dell‘Inter, che intanto è chiamata a giocarsi i quarti di finale di Champions League contro il Benfica e la semifinale di Coppa Italia contro la Juventus. Oltre ovviamente alle undici gare di campionato che restano da qui alla fine.
La certezza in ambito societario è che Oaktree non farà mai come Elliott: i manager californiani non hanno alcun interesse a investire nel mondo del calcio, diversamente dal gruppo presieduto da finanziere Paul Singer. Per questo motivo è sempre più probabile che entro i prossimi due anni l’Inter passerà di mano. I tifosi nerazzurri attendono con una certa impazienza il corso degli eventi.