Non è una stagione facile per il capitano della Roma Lorenzo Pellegrini. Il suo rendimento non è dei migliori e le motivazioni sono chiare.
E’ uno dei pilastri della Roma di Josè Mourinho, anche se negli ultimi mesi il suo rendimento è stato troppo inferiore alle aspettative. Parliamo di Lorenzo Pellegrini, trequartista giallorosso che è sceso in campo anche ieri sera con la maglia dell’Italia nella sconfitta subita contro l’Inghilterra.
Ma cosa sta succedendo al talento della formazione capitolina? E’ evidente, infatti, che la condizione fisica di Pellegrini sia piuttosto deficitaria. Il ragazzo non è al top della forma oramai da mesi e avrebbe forse bisogno di un po’ di riposo per ricaricare al meglio le pile.
Ma non solo. Anche sotto l’aspetto tattico c’è una situazione che non convince. Il classe ’96 viene infatti troppo spesso impiegato in posizioni ‘ibride’ e probabilmente non del tutto adatte alle sue caratteristiche. Anche perché se si tiene in considerazione il tipo di gioco della Roma è normale pensare che un calciatore come Pellegrini possa risaltare meno.
Pellegrini, il perché delle difficoltà
Ma andiamo per gradi. Come si è arrivati a questa situazione? Partiamo dal dire che Pellegrini è stato spesso spremuto da Josè Mourinho. Lo Special One, infatti, non intende mai rinunciare a lui. Non è un caso quindi che il numero 7 abbia più volte giocato pure con qualche acciacco muscolare. Negli ultimi mesi Pellegrini è stato varie volte colpito da qualche problema qua e là: tra crampi, fastidi e affaticamenti è apparso spesso decisamente sottotono nelle prestazioni.
Nonostante ciò Mourinho l’ha sempre voluto schierare, anche in virtù di una mancanza di alternative valide. Questo, però, non ha di certo aiutato Pellegrini, il cui rendimento si è notevolmente abbassato da diversi mesi a questa parte. A questo si andrebbe ad aggiungere anche un ruolo non particolarmente idoneo alle sue caratteristiche. Anche nella serata di ieri sera con la maglia della Nazionale, Pellegrini è stato schierato come ala sinistra nel 4-3-3 di Roberto Mancini.
Lui è un giocatore che fa della tecnica, della visione di gioco e dell’ultimo passaggio le sue armi migliori. Posizionato invece in un ruolo in cui la velocità, il cambio di passo e il dribbling sono le prerogative principali, diventa normale un rendimento al ribasso. Anche con la Roma Pellegrini viene spesso schierato nella zona del centro-sinistra dell’attacco in una sorta di 3-4-3, soffrendo particolarmente l’idea di gioco di Mourinho, fondata su una difesa bassa e continue ripartenze a risalire il campo.
Tutte queste situazioni non stanno quindi aiutando la stella della Roma, finita in un circolo vizioso di prestazioni negative e condizione fisica tutt’altro che ottimale. I giallorossi hanno sicuramente bisogno della sua qualità e sperano in un ritorno al top, quanto prima, del loro numero 7.