Il giornalista di Libero, Fabrizio Biasin, è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it in onda su TvPlay. Ecco i temi trattati.
“SKRINIAR ANDAVA VENDUTO L’ANNO SCORSO O SVENDUTO A GENNAIO” – “Da qualche anno a questa parte, il calcio consente ai calciatori di andare a scadenza di contratto con i propri club e di potersi accordare con altri club a 6 mesi di scadenza con la tua società. Questa cosa va evitata come la peste. L’Inter ha commesso un errore. Skriniar andava venduto l’anno scorso o svenduto a gennaio. Ora ti ritrovi un calciatore che c’è nei fatti ma con le prestazioni e con la testa è già da un’altra parte. Questa è una delusione. Se indossi la fascia da capitano, secondo me, devi avere la capacità e la forza di essere un filo più corretto e diretto dal punto di vista comunicativo. Adesso i nerazzurri hanno una partita ogni tre giorni. Queste gare sono davvero impegnative. L’Inter ha D’Ambrosio squalificato per due turni, Acerbi in un’età avanzata e Bastoni ancora non al meglio. Una situazione non difficile. I calciatori hanno sempre il coltello dalla parte del manico”.
“BREMER HA SBAGLIATO NELLA COMUNICAZIONE DURANTE IL MERCATO NON MAROTTA” – “Posto che il dirigente perfetto non esiste. Qual è il problema? Il problema è ciò che accade a monte. Su Skriniar sono stati fatti degli errori. A Marotta tuttavia sono stati bloccati i progetti a monte perché aveva i nomi dei sostituti ma la società non poteva gestire le spese. L’errore comunicativo è stato di Bremer perché ha messo il like sotto al post della sua caricatura con la maglia dell’Inter. Kessiè si è comportato bene. Non sono tutti uguali. Tuttavia contrasta il fatto che stiamo parlando di un ex capitano che aveva nei suoi progetti una lunga carriera all’Inter. Questi elementi fanno molto contrasto”.
“DOPO LA MANCATA QUALIFICAZIONE AL MONDIALE, TUTTI HANNO FATTO FINTA DI NIENTE” – “Nel momento in cui ti ritrovi a parlare di una partita della nazionale e il commento più gettonato è ‘nel secondo tempo benino, ma in realtà l’Italia ha fatto 0 tiri in porta, praticamente manifesti la tristezza di questa nazionale che si palesemente nascondendo senza voler dimostrare i suoi problemi. Questa è una nazionale che ha dei limiti e sta facendo di tutto per metterli in mostra. In questo momento è già tanto se con l’Inghilterra, contro la quale una volta te la giocavi, perdi con un gol di svantaggio. L’Italia è reduce dalla mancata qualificazione del mondiale e dopo questo tutti hanno fatto finta di niente”.
“MANCINI E’ PROTETTO, L’ITALIA HA DEI LIMITI” – “Mancini attualmente è protetto da chi lo ha scelto. In realtà, in questo momento, la nostra nazionale ha dei limiti ma ci sono anche delle scelte che non sono chiare. Questa Italia lascia quel poco di buono che abbiamo o a casa o nell’under 21. Questa cosa è sconcertante. Per non andare all’europeo bisogna impegnarsi tantissimo. Passano le prime due e ci sono anche i ripescaggi. La partita di ieri mi ha lasciato sconcertato”.
“MANCINI POTREBBE PROPORRE UNA FASCIA SINISTRA INTERESSANTA CON UDOGIE E ZACCAGNI” – “Dipende dal contesto. Verratti, se lo metti a disposizione del Napoli di Spalletti, diventa una ciliegina sulla torta. La nazionale di ieri sembrava un insieme di pezzi presi a destra e sinistra di calciatori che stanno più o meno bene. In questo momento le scelte, un po’ a caso, mi spaventano moltissimo. In questo momento puoi proporre una fascia sinistra interessante davvero, abbiamo Udogie e Zaccagni”.
“RETEGUI IN QUESTO MOMENTO NON SAREBBE TITOLARE IN NESSUNA SQUADRA IMPORTANTE IN SERIE A” – “Ieri, tra tutti, il nostro attaccante poveretto ha toccato tre palloni e ha fatto il suo gol. Non posso che ringraziare un calciatore che fino a 3 giorni fa non conoscevo, come tra l’altro penso tutti gli italiani. Facciamoci una domanda. In questo momento Retegui in quale squadra di Serie A importante sarebbe titolare? Secondo me è un buon attaccante che viene a darci una mano in un momento di difficoltà ma non può essere la nostra salvezza. Per me, esempio, a Napoli non vede il campo”.
“HOJLUND HA IL DESTINO DA GRANDE CALCIATORE” – “Come Haaland non c’è nessuno chiaramente. Hojlund, per esempio, secondo me ha un destino da grande calciatore. Dunque devo dire, brava l’Atalanta che non sbaglia mai un colpo”.
“L’ITALIA NON DA’ VALORE AI CALCIATORI CHE HA” – “Io questa cosa del protezionismo dei nostri calciatori non la sposo. Io penso che il 90% i calciatori dell’Argentina campione del mondo giochino quasi tutti all’estero. I ragazzi non giocano per strada ovunque e in tutto il mondo, basta con queste frasi. Semplicemente c’è un’idea di calcio e di strutture, a monte, con un minimo di progettualità. Noi non diamo valore ai calciatori che abbiamo. Di Lorenzo, capitano del Napoli e che non salta un minuto nella squadra di Spalletti, fino a 3 anni fa sembrava un disperso, un giocatore che non aveva prospettiva. Successivamente ha trovato allenatori che lo hanno valorizzato ed è diventata una certezza. Nelle categorie inferiori ci sono quei giocatori che andrebbero valorizzati, ma noi preferiamo prendere gli stranieri”.
“GLI ALLENATORI DEVONO AVERE CORAGGIO A PUNTARE SUI GIOVANI” – “Poche squadre riescono a fare scouting come l’Atalanta. Tra l’altro è legato anche a periodi e cicli. In questo momento siamo scarichi di materiale. Tuttavia quei pochi calciatori che abbiamo andrebbero valorizzati. Infatti, spesso preferiamo gli stranieri. Io non capisco perché ci siano gli allenatori che abbiano il timore di dare chance ai giovani. Allegri, molto criticato, poi invece è colui che riesce a dare valore ai suoi ragazzi. Bisogna essere più coraggiosi. Allegri è arrivato a San Siro l’ultima volta e ha buttato dentro 3/4 elementi davvero interessanti. Tra l’altro ha vinto la partita”.
“CHIVU PRIMA DI ALLENARE L’INTER DEVE FARE GAVETTA” – “Il 99% degli allenatori della Primavera ha il desiderio di arrivare in prima squadra. Tra questi anche Chivu, che sta facendo davvero un ottimo lavoro. Ma io non credo di vederlo sulla panchina dell’Inter da qui a breve, a prescindere da quello che capiterà con Simone Inzaghi. Il passaggio dalla Primavera alla prima squadra è difficile per tutti. Chivu, prima di arrivare a questi risultati, deve attraversare un po’ di gavetta”.
“IO NON CREDO CHE IN ITALIA CI SIA LA FILA PER PRENDERE ANTONIO CONTE” – “Conte accetterebbe, secondo me, di dimezzarsi lo stipendio. Io credo che il presupposto sia sbagliato. Conte è in uscita dal Totthenam ed è una garanzia. In questo momento è più lui che cerca una sistemazione. Prendere l’ex Inter significa sostenere un certo ingaggio, un mercato importante e il pericolo di avere un elemento che può andare davanti alle telecamere a dire di tutto. In questo momento non credo ci sia la fila per prendere Antonio Conte. Lui è in grado di far rendere al massimo il suo gruppo di lavoro, ma è anche vero che in ambito europeo, lo dice la sua carriera, i suoi risultati sono abbastanza insoddisfacenti. Per me non è impensabile che Conte si prendi un anno cosiddetto sabatico”.
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