E’ successo di tutto a Udine in pochi minuti nel corso dell’ultima gara di campionato con i rossoneri e le polemiche continuano
Nell’ultima giornata di campionato prima della sosta per le Nazionali, la 27esima, il Milan è caduto in trasferta ai danni dell’Udinese. Al Dacia Arena è terminata infatti 3-1 la sfida in favore dei padroni di casa, in gol con Pereyra, Beto e Ehizibue; a nulla è servito il rigore trasformato da Ibrahimovic che aveva riportato la situazione in parità a pochi istanti dalla fine del primi tempo. Una sconfitta che ha rallentato, ancora una volta, la corsa ai posti utili per la Champions del prossimo anno che Pioli ed i suoi vogliono rimanere protagonisti.
In realtà il primo penalty calciato dall’attaccante svedese era stato prontamente parato dal portiere avversario Marco Silvestri. Nei pochi minuti che hanno preceduto l’intervallo è praticamente accaduto di tutto ad Udine e le polemiche non sembrano intenzionate a finire. A tornare sull’episodio è stato proprio l’estremo difensore bianconero, in un’intervista rilasciata ai canali ufficiali del club friulano. Il classe ’91 non le ha mandate a dire e ha ribadito quanto detto anche nel post gara dai suoi compagni, ossia che la situazione che si è verificata sabato sera ha lasciato molti interrogativi.
Silvestri: “Regolamento ridicolo”
“È stato bello pararlo, perché l’ho parato sotto la nostra curva – esordisce Marco Silvestri a propositi del penalty neutralizzato a Zlatan Ibrahimovic -. C’è stato un boato veramente pazzesco. Quindi, dentro di me io il rigore l’ho parato e sono contento. Mi scoccia il secondo rigore, perché volevo stare fermo visto che immaginavo che calciasse centrale. Poi ho pensato che avrebbe ri-calciato uguale. Sono stato un po’ un pollo, perché era scontato che cambiasse. Gliel’avevo appena parato, quindi me lo sentito che avrebbe cambiato. Nonostante ciò, l’istinto mi ha detto di tornare lì“.