Antonio Conte torna in Serie A? L’annuncio sul suo futuro spiazza tutti. Il tecnico pugliese ha ormai chiuso la sua avventura sulla panchina del Tottenham
Non è andata esattamente come aveva sperato. Quando fu ingaggiato dal Tottenham su decisa iniziativa del direttore generale e suo grande amico Fabio Paratici, Antonio Conte era convinto di poter cambiare radicalmente la storia degli Spurs, trasformandoli in una squadra vincente e in grado di competere con Manchester City, Liverpool e da quest’anno anche Arsenal. Ma l’ex allenatore di Juventus ed Inter non è riuscito a realizzare gli ambiziosi programmi che lo avevano accompagnato nella sua seconda avventura londinese.
L’allenatore leccese tornerà dunque in Italia, per riprendere il camino interrotto nell’estate del 2021 quando a causa di incolmabili divergenze di natura progettuale con il presidente Steven Zhang lasciò l’Inter a conquista dello scudetto ancora fresca. E infatti non è un caso che proprio in queste ultime ore si siano intensificate le voci su un suo possibile ritorno in nerazzurro in vista della prossima stagione. In realtà nulla è ancora deciso e i colpi di scena sono dietro l’angolo.
Antonio Conte torna in Serie A? L’annuncio in diretta sul suo futuro
A sorpresa Antonio Conte potrebbe rimanere fermo un anno, soprattutto se nessuna delle panchine più appetibili dovesse liberarsi a giugno. La conferma di questo possibile scenario è arrivata nel corso della diretta di calciomercato.it in cui ai microfoni di TvPlay è intervenuto il giornalista de La Gazzetta dello Sport, Davide Chinellato: “Si sa da un pezzo che Conte non allenerà il Tottenham l’anno prossimo“.
“Sono stato spesso alle sue conferenze stampa, mi sembra che in questo momento per la prima volta voglia mettere la famiglia davanti al resto nella scelta della nuova squadra, tra quello che è successo a lui e quello che è successo a Ventrone e Mihajlovic. Mi sembra scontato – prosegue Chinellato – che l’anno prossimo sarà in Italia, che voglia allenare a tutti i costi molto meno. Viene da un’avventura al Tottenham che forse è la squadra meno blasonata che ha allenato nella storia recente e forse l’esperienza lo ha un po’ scottato“.
“Non mi stupirebbe – conclude – se decidesse di prendersi una pausa, anche perché ha dovuto subire un intervento d’emergenza che poi lui ha sottovalutato aggravando la situazione. È venuto a Londra per pensare al calcio 24 ore su 24, sappiamo come vive lui il ruolo da allenatore, ha lasciato la famiglia a Torino, magari penserebbe al calcio 22h tornando a casa, ma sicuramente un po’ meno, non mi stupirebbe quindi se si prendesse una pausa“.
