Il portiere del PSG Donnarumma è finito troppo spesso al centro di critiche esagerate: il motivo per cui andrebbe maggiormente tutelato.
Non è una stagione facile per Gianluigi Donnarumma. Il portiere del PSG è spesso finito al centro di critiche per alcuni errori tecnici in partite importanti, ma nonostante ciò gode ancora di grande fiducia da parte dell’allenatore e della dirigenza parigina.
Non bisogna infatti dimenticarsi che ‘Gigio’ è pur sempre un classe ’99, quindi ancora giovanissimo e con un margine di crescita decisamente importante. Non si sa per quale strano motivo, ma ogniqualvolta che Donnarumma compie un errore finisce immediatamente nell’occhio del ciclone.
L’ex estremo difensore del Milan dovrebbe infatti essere considerato come una grandissima risorsa del nostro calcio e della Nazionale di Roberto Mancini. Un talento da tutelare, da accudire, aspettare e capire, specialmente nei momenti negativi e più complicati.
Donnarumma, un talento da tutelare
La stagione di Gianluigi Donnarumma l’ha già visto particolarmente impegnato a livello di apparizioni con la prestigiosa maglia del PSG. Ha infatti giocato già 38 partite stagionali tra campionato, Champions League e coppe nazionali, subendo 40 reti. Una media comunque discreta, soprattutto se comparata a tanti altri colleghi dello stesso ruolo.
Intervenuto in diretta su Calciomercato.it in onda su TvPlay, il giornalista Francesco Repice ha voluto dire la sua proprio su Donnarumma, cercando di coccolare il presente e il futuro estremo difensore della nostra Nazionale. “Donnarumma riceve pochi tiri a partita, analizzate la sua stagione nel complesso. Cercate di parlare con lo spogliatoio per capire quanto conta. Il portiere deve avere delle qualità e lui le ha, ma si sceglie anche per la sua personalità. Dal mio punto di vista è un portiere di altissimo livello”.
Parole al miele che esprimono un giudizio importantissimo sul portiere scuola Milan. A soli 24 anni di età Gigio ha già giocato circa 300 partite ai massimi livelli e il suo futuro è ancora piuttosto luminoso. E’ stato decisivo nell’Europeo vinto dagli azzurri, facendo la differenza nella lotteria dei rigori che ha dato il successo all’Italia. Un talento oggettivamente innato, capace di debuttare in Serie A a 16 anni e di scalare le gerarchie al posto di colleghi decisamente più esperti.
Donnarumma, per tutte queste ragioni, è e resterà patrimonio del nostro calcio, specialmente in prospettiva futura. Avrà senza dubbio la possibilità di tornare a giocare nel nostro campionato, ma fino ad allora sarà soprattutto il portiere della Nazionale. E allora, al di là degli errori che tutti commettono, ritengo che sia giusto goderselo il più possibile, rendendolo sempre più centrale nei pensieri dell’Italia che verrà.