Fabrizio Biasin, giornalista, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.
“È PIU CONTE CHE STA CERCANDO SQUADRA, NON C’È UN CLUB NELLO SPECIFICO” – “Dice di no ma sinceramente sembra un attacco alla proprietà vero e proprio, da quella conferenza stampa non si può uscire con una stretta di mano e basta. Credo che in questo momento stia bussando alla porta di tutti i club italiani, non credo stia pensando a una squadra nello specifico. La prima cosa è se la Juventus voglia buttare via i 30 milioni di contratto di Allegri, che in questo momento mi sembra abbia ben in mano le redini della squadra. Nell’Inter Inzaghi ha un altro anno di contratto, ci sono una decina di milioni che andrebbero buttati via, Conte in questo momento guadagna tanto e se n’è andato sbattendo la porta portando via 7 milioni di buonuscita, non mi sembra facile sistemare tutto questo. Forse la Roma può farci un pensiero, ma non lo so”.
“MANCINI CAPACE DI FARE IL SUO MESTIERE, ORA PERO’ MENO PAROLE” – “Tendenzialmente non siamo andati ai Mondiali però almeno l’Europeo lo abbiamo vinto noi. Quello che mi dà fastidio è mascherare i nostri limiti, che ci sono, specie in attacco, con il non facciamo giocare i giocatori italiani. Altrove non c’è una preclusione verso i giocatori stranieri, l’Argentina campione del mondo ha giocatori che giocano solo all’estero, la Francia anche, se in giro ci sono giocatori buoni io li chiamerei, talvolta i migliori li lasciamo pure a casa. Nella stagione post Ventura Mancini arrivò convocando una marea di giocatori, non mi piaceva tantissimo la sua idea. Poi alla fine ha costruito un gruppo che ha portato la vittoria dell’Europeo. Quindi secondo me lui è capace di fare il suo mestiere, però ora vorrei fatti e meno parole, il pianto preventivo mi piace meno, quello che mi fa specie è che dopo il fallimento mondiale nessuno abbia alzato la mano per farsi da parte, si è fatto un po’ finta di niente”.
“SICURAMENTE LA CHIAMATA DI RETEGUI FA UN PO’ SORRIDERE” – “Il buon Retegui non era conosciuto dal 99% degli italiani non lo conoscevano prima della chiamata, sicuramente fa un po’ sorridere”.
