Serie C, tradito dai “bisogni”: l’espulsione è da non credere

In Serie C è accaduto un insolito quanto inverosimile episodio: i “bisogni” costano al calciatore un’espulsione da non credere.

Nella storia del calcio se ne sono viste di tutti i colori ma l’episodio che arriva dalla Serie C è davvero qualcosa di inedito. Una vicenda surreale costata un’espulsione a dir poco imbarazzante per un giocatore che non stava nemmeno giocando. Un provvedimento inverosimile da parte del direttore di gara, richiamato all’attenzione dal guardalinee per un fatto davvero curioso.

Serie C, l'espulsione è imbarazzante
Serie C, espulsione mai vista a causa dei bisogni (TvPlay.it)

Siamo davanti a una storia davvero assurda, a tratti inverosimile per i suoi contorni. Di sicuro è un caso più unico che raro quello successo durante Piacenza-Lecco, match valido per la 33.a giornata del Girone A di Serie C. I padroni di casa si giocano punti preziosi per la salvezza mentre gli ospiti per la corsa playoff.

Il risultato però non si sblocca e allora il tecnico Foschi decide di fare qualche cambio, sbilanciando la sua squadra per provare a vincere al partita. Nello specifico inserendo un attaccante in più, precisamente Cristian Bunino, per l’assalto finale negli ultimi minuti. La sostituzione però non arriverà mai perché l’arbitro mostra il cartellino rosso al giocatore prima del suo ingresso in campo.

Serie C, Piacenza-Lecco nella storia: il rosso è incredibile

Il Lecco perderà per una giornata un proprio giocatore per un’espulsione davvero incredibile. Allo stadio Garilli siamo al 76 minuto quando l’arbitro interrompe improvvisamente il gioco ed espelle Bunino che si stava riscaldando a bordocampo. La decisione sorprende tutti i tifosi presenti e gli stessi compagni che non capiscono la ragione di questa sanzione, svelata soltanto a fine gara.

Serie C, cosa è successo a Bunino del Lecco
Serie C, incredibile episodio in Piacenza-Lecco (TvPlay.it)

Il diretto interessato però, seppur meravigliato dalla situazione, conosce le motivazioni della scelta di Simone Gallipò della sezione di Firenze. Pochi secondi prima infatti il classe ’96, colto da urgenti “bisogni”, si era diretto verso la recinzione della Curva Sud, dietro la porta avversaria, per fare pipì contro le grate provando a non farsi vedere da nessuno.

Il problema però è che il guardalinee Marco Cerilli lo coglie in “flagrante” e informa il direttore di gara sull’accaduto. A quel punto scatta il rosso diretto per un comportamento ritenuto vietato dal regolamento ma sui cui, secondo Foschi, poteva esserci più indulgenza: “Sarebbe dovuto andare negli spogliatoi, ma stavamo per fare il cambio. Speravo che la terna usasse il buon senso perché non ha offeso nessuno, nessuno l’ha visto. Speravo in un’ammonizione, ma l’arbitro non ha sbagliato perché c’è una regola che sono sicuro però il giocatore nemmeno sapesse”.

Gestione cookie