Nonostante l’entusiasmo per il match Italia-Inghilterra, in programma giovedì prossimo al “Maradona”, tensione ancora alta a Napoli: cancellata la partita
Dopo più di due mesi in cui si è giocato senza soluzione di continuità la Serie A, così come tutte le altre leghe europee, si ferma per dare spazio alla Nazionale di Roberto Mancini impegnata nei primi match nell’ambito delle qualificazioni a Euro 2024.
Dopo la figuraccia della mancata qualificazione alla fase finale dei Mondiali in Qatar, gli Azzurri ripartono dall’Inghilterra sconfitta ai rigori, a Wembley, nella finale di Euro 2020 e da Napoli da dove mancano da 10 anni ritornando in una città ancora ferita dalla guerriglia urbana scatenata dai sedicenti tifosi dell‘Eintracht Francoforte in occasione del return match degli ottavi di Champions League di mercoledì scorso.
Ebbene, in stridente contrasto con l’entusiasmo con cui i napoletani hanno accolto l’annuncio del ritorno della Nazionale, nel capoluogo partenopeo la tensione è ancora alta tanto che è stata cancellata la partita in programma.
Italia-Inghilterra, tensione a Napoli: cancellata la partita tra i tifosi
Forse memori del fatto che a Napoli, come in ogni angolo del mondo, le prime partite di calcio vedevano opposte una selezioni di pionieri del calcio locali e un’altra di “maestri” inglesi, marinai, imprenditori, funzionari governativi, impiegati, insegnanti che vivevano e lavoravano nel capoluogo partenopeo, prima del match tra la Nazionale di Mancini e quella dei Tre Leoni, in calendario giovedì prossimo, 23 marzo, era prevista una partita tra tifosi dell’Italia e dell’Inghilterra.
Una lodevole iniziativa, visto che aveva anche lo scopo di stemperare le tensioni del match tra gli Azzurri e gli inglesi che si porta ancora dietro le scorie della finale di Euro 2020, sulla quale però non si alzerà il sipario. Infatti, la partita è stata cancellata per motivi di sicurezza dopo che gli organizzatori hanno ricevuto, secondo quanto riferisce il “Times”, “minacce credibili di violenza” da parte di un gruppo di fan locali.
In particolare, Garford Beck, uno degli organizzatori, come ha raccontato al quotidiano britannico, ha ricevuto una mail nella quale con tono intimidatorio lo si esorta a “stare attento perché 60 tifosi sarebbero venuti all’incontro per farci del male“. Beck ha, quindi, immediatamente girato la mail alla FIGC, con la quale stava organizzando la partita, e alla polizia italiana che ha giudicato molto credibile la minaccia. Di qui la decisione di annullare il match “un peccato perché oltre alle implicazioni finanziare di organizzare un evento simile non vedevamo l’ora di giocare e prenderci qualche birra coi nostri amici italiani”, ha chiosato un comprensibilmente amareggiato Beck.
