Milan, Ibrahimovic certezza. I rossoneri raccolgono una prestazione altalenante, ma ritrovano il bomber: cosa fare.
Il Milan frena contro l’Udinese e incassa l’ennesima sconfitta in un periodo con poche certezze e domande senza risposta. Il solo punto di ripartenza si chiama Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese ha trovato il gol e ritrovato la condizione dopo diversi mesi fuori dal campo per infortunio. L’aveva detto che non era il momento di riposare: non è la prima volta che Ibra riesce a rimettere le cose a posto. Appena tornato al Milan è riuscito a dare il giusto abbrivio ai rossoneri per ripartire.
Poi lo Scudetto con le partite a corrente alternata, ma quando era in campo dava sempre il massimo. Lavoro senza sosta, sul campo e in palestra: gli allenamenti record, le trovate per bruciare le tappe. I movimenti al limite della sofferenza. Tutto per il Milan: Ibrahimovic vuole prendere ancora per mano la squadra. Può farlo, ma bisogna ritrovare i valori di un tempo. L’ex Juve ce li ha scolpiti dentro, perchè quando stai fermo a lungo vuoi tornare e dimostrare a tutti che si sbagliavano.
Milan, ripartire insieme: il contributo di Ibra
Non è ancora finita: Ibra cadabra vuole trovare il colpo decisivo. La parte più importante della stagione comincia ora. Partite da vivere tutte d’un fiato, in attesa di prendere una decisione per il futuro: prendere o lasciare. Ritirarsi non è una priorità. Anche perché i fatti dicono che bisogna ripartire da lui. Rigore sbagliato, gol fatto. Segno che, dopo una caduta, ci si rialza sempre: quello che vuole reinsegnare al Milan. La storia non ha bisogno di presentazioni, ma il futuro è ancora da scrivere.
Con Ibra l’avvenire è più rassicurante. Se non altro perchè è il primo a credere che non sia ancora finita. Il momento di riscattare una stagione c’è, passa dai quarti di Champions: accarezzare quel desiderio – anche senza essere in campo – che, fino a poco tempo fa, sembrava utopia. Se c’è qualcuno bravo a far diventare l’impossibile realtà, quello è proprio Ibra. Allora, forse, anche grazie a lui, è il momento di crederci ancora.