Si allarga l’inchiesta “Prisma” sulle plusvalenze fittizie: dopo la mossa a sorpresa della Procura a rischiare non è solo la Juventus
La Juventus, che ha appena guadagnato l’accesso ai quarti di finale di Europa League dove affronterà lo Sporting Lisbona giustiziere dell’Arsenal capolista della Premier League, gioca su due tavoli: sul manto erboso e nelle aule giudiziarie. Su quest’ultimo fronte, per la cronaca, è stato calendarizzato per il 18 aprile il ricorso presso il Collegio di Garanzia del Coni mentre per il 27 marzo è fissata l’udienza preliminare nell’ambito dell’inchiesta “Prisma”, con il Gup Marco Picco che sarà chiamato a decidere se rinviare a giudizio il club bianconero e i 12 indagati, tra cui Andrea Agnelli, o disporre il non luogo a procedere.
Purtroppo, la Juventus non è il solo club della Serie A finito sotto la lente d’ingrandimento della giustizia. Infatti, l’inchiesta “Prisma” della Procura della Repubblica di Torino sulle c.d. “plusvalenze fittizie“, sulla base dei cui atti è stato aperto il processo bis presso la Corte d’Appello Federale che ha comminato alla Juventus la penalizzazione di 15 punti nel corrente campionato, oltrepassa gli Appennini e da Torino si allarga al resto del Bel Paese.
Inchiesta “Prisma”, nel mirino dei magistrati anche la Sampdoria
Infatti, dopo aver acquisito dai colleghi della Procura della Repubblica di Torino i pm della Procura di Genova hanno aperto un fascicolo di accertamenti anche sugli ultimi bilanci della Sampdoria. Le relative indagini sono coordinate da Francesco Pinto che ha dato mandato ai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-tributaria della Guardia di Finanza di passare al setaccio i bilanci del club doriano a partire dal 2019.
E’ opportuno precisare che in questo a caso a muoversi è stata la giustizia ordinaria, non quella sportiva nell’ambito della quale la Sampdoria è stata assolta nei tre gradi di giudizio oltre al fatto che, per il momento, nessun tesserato blucerchiato risulta indagato. Comunque, a far drizzare le antenne ai pm della Procura genovese sono, in particolare, tre operazioni di mercato, considerate “sospette”, realizzate dai blucerchiati con i bianconeri: la prima è quella per il passaggio del portiere Emil Audero, al momento fermo ai box a causa di un infortunio a una spalla, dalla Juventus alla Sampdoria dove è arrivato in prestito nel 2018 per poi essere riscattato dal club bianconero per 20 milioni di euro.
La seconda riguarda Daoda Peeters, prelevato dai bianconeri nel gennaio del 2019 per 4 milioni di euro, mentre l’ultima è quella per Erasmo Mulé, sbarcato in blucerchiato, proveniente dal Trapani, per 350mila euro e girato alla Juve, a luglio 2019, per 3.5 milioni di euro senza essere mai sceso in campo.