Cellino chiuso nello spogliatoio: paura allo stadio | Cos’è successo. Episodio increscioso allo stadio Rigamonti di Brescia
Tensione, paura e rabbia: è questa l’inquietante miscela che ha prodotto, nel pomeriggio di sabato, la prima vera contestazione di questa stagione calcistica nei confronti di un presidente di società. Un episodio increscioso ma tutto sommato prevedibile, alla luce dell’atmosfera che da giorni si respirava in quel determinato contesto. I fatti si sono verificati allo stadio Rigamonti di Brescia, dove oggi era in programma la sfida tra le Rondinelle padrone di casa e il Genoa sempre più vicino al ritorno in Serie A.
Era un match impari, almeno sulla carta e il campo ha confermato ampiamente i pronostici della vigilia. I rossoblu di Alberto Gilardino hanno espugnato il Rigamonti con un perentorio 3-0, in cima a novanta minuti dominati in lungo e in largo dagli ospiti. Il Genoa ha conquistato la quarta vittoria nelle ultime cinque giornate che lo proietta sempre più vicino alla promozione, mentre prosegue la pesantissima striscia negativa dei lombardi, fanalino di coda in questa Serie B in coabitazione con la Spal.
Il Brescia non vince da ben sedici giornate, un record al contrario, che ha scatenato la rabbia della tifoseria. Tanto che all’interno dell’impianto è esplosa la contestazione dei tifosi, rivolta in particolare verso il presidente Massimo Cellino, creando un clima incandescente a pochi minuti dal termine della partita. Con la partita già finita. con il Genoa avanti 3-0, la Curva Nord, il cuore pulsante della tifoseria ultras, ha iniziato a svuotarsi.
I tifosi, poco meno di 800 in base alle prime ricostruzioni, hanno forzato il cordone degli steward per arrivare in tribuna. Gli stessi ultras hanno iniziato a cercare Cellino, già duramente contestato durante la partita con cori e striscioni. Il presidente, però, si è chiuso negli spogliatoi dello stadio, riuscendo a sfuggire alla furia cieca degli ultras bresciani. A farne le spese sono stati i giornalisti presenti in tribuna stampa, diventati bersaglio dei tifosi e costretti a nascondersi dietro al cordone della polizia.
Questo episodio altro non è che la deflagrazione di una crisi nei rapporti tra i tifosi del Brescia e Cellino iniziata già da tempo. L’imprenditore sardo ed ex presidente del Cagliari è accusato di pessima gestione della società e più volte è stato invitato ad andarsene. Di certo dopo l’assurda caccia all’uomo di oggi Massimo Cellino potrebbe prendere seriamente in considerazione la possibilità di lasciare il club.
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