L’ex sindaco di Napoli ha detto la sua sulla gestione istituzionale dell’evento che ha trasformato il capoluogo in un territorio di guerra: le sue parole
Quanto successo nella giornata di ieri tra i tifosi dell’Eintracht Francoforte e quelli del Napoli è una vicenda destinata a far parlare ancora per molto. Un qualcosa di decisamente assurdo, visto che gli ultras tedeschi sono approdati in terra campana pur sapendo di non poter prendere parte alla partita.
Si contano i danni all’interno delle vie del centro storico di Napoli. Alla fine sono otto gli ultrà arrestati, di cui tre tedeschi e cinque napoletani. Circa duecento tifosi tedeschi sono stati identificati e posti sotto controllo dopo la guerriglia urbana di ieri pomeriggio.
Situazione che si è poi gradualmente sistemata col passare delle ore, con l’inizio del trasferimento dei tifosi tedeschi che avevano alloggiato nell’hotel Continental del lungomare della città. I supporter dell’Eintracht sono stati fatti salire a bordo di alcuni bus che li hanno trasportati verso Salerno, Roma e l’aeroporto di Capodichino, scortati dalle forze dell’ordine per poi raggiungere le loro rispettive destinazioni. Già alle prime luci del mattino di oggi il trasferimento è stato completato.
Napoli, il parere dell’ex sindaco
Un evento destinato a lasciare diversi strascichi sulla gestione della città di Napoli, e non solo. Per fare un punto più generale sulla situazione, a Calciomercato.it in onda su TvPlay è intervenuto Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli che ha voluto dire la sua su quanto successo nella giornata di ieri.
“Non c’è dubbio che la soluzione ideale sarebbe stata quella di non farli arrivare proprio in città. Però sapevano ormai tutti che da li a qualche giorno centinaia di persone travestite da turisti, ma che erano tutt’altro che turisti, sarebbero arrivati in città. Mi viene da pensare che difficilmente si poteva fare peggio. Io innanzitutto vorrei sapere, perché non abbiamo notizie, su che cosa il sindaco e prefetto hanno deciso nei comitati antecedenti al giorno della partita. Ci poteva scappare il morto, perché in quelle zone di guerriglia abbiamo scuole, chiese, bambini e turisti”.
L’ex sindaco prosegue non andando tanto per il sottile. “Le responsabilità sono chiaramente dei criminali travestiti da tifosi. La Germania e lo stato italiano pagheranno i danni. Però non la finiamo in cavalleria, e non diciamo che sono tutti colpevoli e nessuno è colpevole. La città e la sua immagine hanno subito un danno enorme”.
Alla base di tutto, però, c’è una responsabilità evidente da parte delle istituzioni, secondo De Magistris. Un lavoro sottostimato da parte del sindaco e del questore, che hanno permesso ad un gruppo di facinorosi di mettere a ferro e fuoco una città intera. “Oggi l’ho definito sindaco passante, turista per caso pure lui. Non si può permettere di dire ‘la città è stata sfregiata’ oggi. Hai un ruolo, anche in materia di sicurezza e secondo me lui non ha detto nulla rispetto a tutto questo. Io me la prendo di più con chi aveva il dovere istituzionale e amministrativo di evitare di portare queste persone all’interno della città”.