Porto-Inter continua a far discutere, soprattutto dopo le ultime dichiarazioni della UEFA sui tifosi nerazzurri bloccati ad Oporto.
La doppia gara contro il Porto, l’Inter e i suoi tifosi se le ricorderanno per molto tempo. Era da anni che i nerazzurri non assaporavano l’accesso ai quarti di Champions League. Un doppio confronto con i portoghesi che ha permesso alla squadra di Simone Inzaghi di confermarsi capace di saper gestire le pressioni derivanti dal grande palcoscenico. Un successo che fa molto piacere, anche per la crescita del progetto tecnico.
Certo, ci sarà da rivedere la parte finale della gara di ieri dove, se non ci fosse stato quel pizzico di fortuna, si parlerebbe forse di un altro tipo di risultato. Archiviato però il match, ora bisognerà puntare sul campionato e, allo stesso tempo, comprendere quali sono gli errori commessi per fare in modo di capire come gestire anche i momenti più difficili delle partite. Solo con la cura dei dettagli si possono ottenere grandi risultati in tutti i campi.
Porto-Inter, la UEFA rompe il silenzio
Intanto, a tener banco è quello che è accaduto ieri sera ad un nutrito gruppo di tifosi nerazzurri. A quanto pare, ad un gruppo di loro è stato proibito entrare allo stadio, rimanendo così fuori. Un qualcosa che non sarebbe mai dovuto accadere e che adesso occorre ottenere delle risposte da parte della società portoghese. Un atteggiamento che non è piaciuto soprattutto all’Inter, che si aspetta anche un intervento della UEFA e un chiarimento preciso su quanto accaduto.
Intanto, una prima presa di posizione è arrivata dalla UEFA che ha pubblicato una nota ufficiale: “La UEFA è stata informata che un gran numero di tifosi ospiti ha acquistato i biglietti nei settori di casa dello stadio. I regolamenti UEFA stabiliscono che il 5% della capienza dello stadio deve essere fornito alla squadra ospite in un’area riservata per i propri tifosi. La responsabilità per la gestione sicura e protetta degli spettatori e la relativa politica di emissione dei biglietti sono determinate dall’organizzatore della partita e dalle autorità competenti. Le misure di mitigazione sono state discusse tra i due club. La UEFA sta attualmente esaminando la questione”.