Leao sempre più i crisi: addio a parametro zero o rinnovo? Ecco a che punto è la trattativa tra il Milan e il portoghese
Il Milan che con il pareggio casalingo contro la Salernitana ha rallentato la corsa Champions (al momento i rossoneri sono quarti, a metà del guado, cioè a una lunghezza di distanza dai biancocelesti capitolini e tallonati dai giallorossi di Mourinho che inseguono a un punto) pagano dazio alla crisi di Rafael Leao che nel rush finale della scorsa stagione è stato il fattore decisivo per la conquista del tricolore da parte del Diavolo.
Il portoghese non segna da due mesi, ben 10 partite senza timbrare il cartellino dei marcatori, un’enormità per un giocatore talentuoso come il portoghese. Ma al di là dei numeri e delle performance in campo, anche con i granata guidati da Paulo Sousa è stato un fantasma, è la sua stessa espressione del volto a rendere manifesto il lungo black out (che, come detto, ormai dura da due mesi) del portoghese.
Leao in crisi ma trattativa per il rinnovo meno in salita
Rafael Leao non sorride più, non sottolinea con un sorriso a 32 denti ogni giocata, è sempre imbronciato, segno delle difficoltà in campo e fuori che sta vivendo. Insomma, Leao è prigioniero della complicata trattativa per il suo rinnovo che gli toglie quella leggerezza e quella gioia di giocare a calcio che erano il propellente che gli permettevano di “spaccare” le partite con un guizzo o un’inarrestabile progressione.
Anche se il suo tecnico, Stefano Pioli, lo difende a spada tratta sgombrando il campo dal dubbio che il suo insufficiente rendimento sia figlio dello scarso impegno durante gli allenamenti “(“lo scorso anno in allenamento faceva molto meno ma in partita rendeva di più. Ora il contrario“) e delle complicazioni legate al suo rinnovo, per i tifosi, per gli analisti e per gli addetti ai lavori l’involuzione del portoghese è spiegabile solo con un rinnovo talmente difficile da condizionarlo in campo.
A tal proposito, a che punto è la trattativa? Paradossalmente le opache prestazioni di Leao potrebbero avvicinare le parti dal momento che potrebbero allontanare i suoi corteggiatori, in quanto potrebbero essere non più propensi a corrispondere 10 milioni di euro all’anno a un giocatore che non segna da mesi, a tutto beneficio del Milan che, quindi, può insistere con la sua linea: crede nel portoghese, così come prima della sua esplosione, ma non è disponibile ad andare oltre l’offerta di 7 milioni di euro all’anno. Dunque, la palla è tra i piedi di Leao che ha 80 giorni di tempo per ritrovare il sorriso e riprendersi il futuro.