Lele Adani, noto opinionista televisivo, controcorrente: “I nerazzurri sono stati fortunati contro il Porto: hanno speculato”
Dopo il Milan anche l’Inter hanno conquistato l’accesso ai quarti di finale di Champions League, traguardo che ai nerazzurri mancava da 12 anni, per la precisione dalla stagione 2010-11. E’ stato sufficiente il pareggio, a reti inviolate, per staccare il pass per i quarti di finale: decisivo è stato il gol di Lukaku che nel match d’andata, a “San Siro”, ha regalato ai nerazzurri la vittoria.
Entusiasmo alle stelle in casa nerazzurra per l’avventura nella “Coppa dalle grandi orecchie” che continua dando senso a una stagione che non può considerarsi trionfale con la sola qualificazione alla prossima edizione della Champions League e dopo aver sin da subito abdicato alla lotta per lo scudetto.
Gongola anche il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi che con i quarti di finale puntella la propria panchina che per effetto dei risultati altalenanti in campionato vacillava pericolosamente. Insomma, si sprecano i complimenti per un’Inter che, come, detto, ritorna al tavolo delle 8 magnifiche d’Europa dopo più di un decennio.
Eppure, c’è che chi la pensa diversamente, nel senso che i nerazzurri nel return match contro il Porto sono stati soprattutto fortunati. Il commento dell’ex nerazzurro, e ora opinionista televisivo, Lele Adani, è impietoso verso gli interisti: a suo dire, i nerazzurri sì sono stati disciplinati e concentrati per tutta la partita ma a fare la differenza in loro favore è stata la dea bendata visto che nel pirotecnico finale di match i lusitani sono andati nel giro di minuto vicini al gol che avrebbe allungato il match ai supplementari.
Prima è stato l’olandese Dumpries, tra i peggiori in campo, a respingere sulla linea il pallone che stava per entrare in rete, poi un prodigioso intervento dell’estremo difensore nerazzurro, Andrè Onana, con l’aiuto del palo, ha negato ai lusitani il gol che avrebbe portato il discorso qualificazione in parità, con conseguente prolungamento del match ai tempi supplementari.
Ma, a prescindere dal fatto che per una volta la dea bendata è stata la fianco della “Pazza Inter”, ciò che l’ex difensore, tra le altre, dell’Inter imputa agli uomini di Inzaghi è l’atteggiamento con cui sono scesi in campo al “Do Dragao”: i nerazzurri, in pratica, hanno speculato sul vantaggio acquisito all’andata senza provare a chiudere prima il discorso qualificazione con una condotta di gara propositiva, offensiva, cioè da vera grande squadra che scende in campo sempre per vincere.
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