Da Spalletti alle ambizioni Champions e al suo futuro, Lobotka si confessa a cuore aperto: l’annuncio non dà adito a dubbi
Nel Napoli che vince e meraviglia le copertine sono soprattutto per i “dioscuri” Victor Osimhen, il bomber degli azzurri con i suoi finora 21 gol, e Khvicha Kvaratskhelia, per tutti i tifosi partenopei ormai “Kvaradona” dopo il gol contro l’Atalanta che ha fatto rivivere ai tifosi presenti sulle gradinate del “Maradona” e quelli davanti alla tv le emozioni che regalava proprio Diego Armando Maradona.
Tuttavia, in una squadra di calcio ci sono anche giocatori il cui ruolo nelle vittorie pur non essendo appariscente come quello di chi ubriaca le difese avversarie o buca la loro porta è altrettanto fondamentale. Nel Napoli chi risponde a questo identikit è Stanislav Lobotka, molto di più del metronomo del Napoli.
Lo slovacco è il faro del centrocampo azzurro, la sua regia illuminata e la sua capacità di dettare i ritmi di gioco sono imprescindibili per Spalletti, che non a caso non rinuncia mai allo slovacco, e per gli stessi compagni che quando non sanno cosa fare con il pallone lo affidano a Lobotka.
Lobotka, da Spalletti e la Champions al futuro: ” Resto”
E pensare che, come lo stesso slovacco ha confessato nel corso dell’intervista concessa all’odierna edizione del “Corriere dello Sport”, Lobotka ha meditato di lasciare Napoli visto che non riusciva a trovare spazio e a ritagliarsi un ruolo in squadra.
Poi sulla panchina azzurra è approdato il secondo uomo della Provvidenza per lo slovacco, dopo il connazionale Marek Hamsik che ne ha fortemente sponsorizzato l’ingaggio da parte del club azzurro, Luciano Spalletti. Il tecnico toscano ha corretto le sue abitudini alimentari tanto da fargli perdere 6 chili per poi metterlo al centro del suo progetto tattico quando per i tifosi e per la critica lo slovacco era solo un oggetto sconosciuto, un’inutile zavorra: “Il mister mi ha concesso a Napoli l’opportunità di ricominciare dopo una partenza complessa: penso che qui, ormai, pochi credessero in me. Non era certo semplice. E lui non ha avuto dubbi“.
E di dubbi, dopo la (quasi) certezza dello scudetto, non ne ha neanche Lobotka in merito alle ambizioni Champions degli azzurri: “E’ difficile ma provarci non costa nulla“. D’altronde con un’orchestra che vanta due “primi violini” come Osimhen e Kvaradona e un direttore come Lobotka nessun traguardo è precluso, neanche quello europeo. E se poi il sogno europeo dovesse terminare prima, poco importa, Lobotka, insieme ai suoi compagni, ci proverà nella prossima stagione anche perché sul suo futuro lo slovacco è perentorio: “Resto!”.