Juventus, arriva la seconda carta Covisoc: che succede adesso

La tanto attesa “seconda carta Covisoc”, chiesta dai legali di Paratici e Cherubini per ribaltare la sentenza contro la Juventus è arrivata.

Negli ultimi giorni la Juventus è stata chiamata ad una serie di sfide molto importanti in campo, ma soprattutto fuori. Negli ambienti bianconeri infatti non si è mai spenta la speranza che i 15 punti tolti dalla penalizzazione potessero essere ripristinati. Una speranza che profuma di Champions League, perché qualora questo scenario dovesse tradursi in realtà, gli uomini di Allegri si ritroverebbero secondi da soli a +3 sull’Inter e +5 sul Milan, che scivolerebbe al quinto posto. Una buona parte di queste speranze erano state riposte nel contenuto delle cosiddette “carte Covisoc“. Ora che anche la seconda è arrivata nelle mani dei legali di Cherubini e Paratici, possiamo fare un punto della situazione.

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Gli ex-dirigenti della Juventus. (ansa/tvplay)

La Juventus ed i legali delle parti coinvolte, tra cui Paratici e Cherubini, sono a caccia di elementi che permettano di invalidare la sentenza sul caso plusvalenze, che ha portato alla penalizzazione di 15 punti in campionato. L’ultima mossa dei legali è stata quella di richiedere la “seconda carta Covisoc”, dopo che la prima non aveva fornito elementi utili alla causa bianconera.

Nella prima la presenza di una nota, datata aprile 2021, secondo gli avvocati segnerebbe l’inizio delle indagini. La procura quindi avrebbe potuto acquisire atti per 60 giorni e non oltre la suddetta data. In questo caso si sarebbero andati ad invalidare gli atti acquisiti ad ottobre, quindi le prove che hanno portato alla penalizzazione. Cosa cambia invece ora che è stata esaminata anche la “seconda carta“?

Juventus, arriva la svolta dalla Covisoc per la difesa?

Dal momento in cui la FIGC ha reso noto di aver inviato la “seconda carta Covisoc” ai legali dei dirigenti e ex-membri del CdA della Juventus, si è scatenata parecchia confusione. La cosa che è immediatamente saltata agli occhi è che, come nel caso della prima carta, la società bianconera non è nemmeno menzionata. Questo ha fatto sì che le reazioni sui social di molti tifosi juventini fossero di giubilo e sollievo.

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Il vecchio CdA bianconero. (ansa/tvplay)

Tuttavia il fatto che la Juventus non compaia, come del resto nessun’altra società, tra quelle carte in particolare non scagiona i bianconeri da nulla. Anzi. Se l’obiettivo dei legali era quello di far invalidare le evidenze che avevano portato a comminare la penalizzazione, l’operazione si è di fatto rivelata un buco nell’acqua.

Stando così le cose infatti nel nuovo documento viene genericamente reso noto che è necessario attenzionare le operazioni di scambio con liquidità nulla, meglio note come “plusvalenze“, senza citare o nominare alcun club. Dunque non essendo stata esplicitamente menzionata la Juventus, la strategia della difesa non avrebbe trovato l’appiglio che cercava per ribaltare la sentenza, almeno per ora.

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