Fabrizio Tencone, dottore e direttore dell’Isokinetic di Torino, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.
“RIENTRO COMPLESSO NATO DA UNA SCELTA SBAGLIATA” – “Quest’ultimo infortunio va a ulteriormente a complicare il già rientro complesso di Pogba, nato da una scelta già col senno di prima non corretta che ha preso con il suo entourage e non in accordo con i colleghi della Juventus”.
“NESSUNO PUÒ OBBLIGARE A FARE UN INTERVENTO” – “Sicuramente l’ultima parola è del giocatore, che è il paziente e proprietario del proprio corpo, non può essere obbligato a nessun tipo di trattamento sanitario se non è d’accordo. Sicuramente è l’atleta che decide, nella quasi totalità dei casi c’è la fiducia nello staff e nella scienza, dopo il primo infortunio di Pogba un po’ tutta la scienza non solo la Juventus era d’accordo sul discorso chirurgico. Già nella prima visita a Los Angeles, da un esperto di grandissima fama, era stato immediatamente consigliato l’intervento chirurgico, tutto faceva pensare che fosse la scelta giusta, è stato consigliato in modo diverso e nessuno può e deve obbligarlo a fare un intervento chirurgico, non si può obbligare nessuno a prendere un antibiotico figuriamoci un intervento. La responsabilità è del giocatore con un risultato che è andato ben oltre la peggiore delle ipotesi, non penso il consiglio della terapia conservativa sia arrivata dalla federazione francese, ma dal suo entourage, poi posso sbagliarmi. Può succedere che l’infiammazione intorno al menisco rotto si riduca e l’atleta può ricominciare ad allenarsi, però come è tornato in campo ha subito sentito male e quindi è stato operato”.
“POGBA STA VIVENDO UN MOMENTO DI DELUSIONE” – “L’aspetto psicologico è importantissimo, non è un fattore di rischio, almeno per quello che intendiamo noi a livello di medicina, ma il peso che ha nell’affrontare nel modo sereno un percorso di cura complica un po’ le cose, vivi già in un momento difficile un ulteriore carico. Credo che stia vivendo più che un momento di difficile un momento di delusione, sperava con quella scelta di fare i mondiali, non ha fatto la rassegna e non ha fatto nient’altro, ora c’è questo piccolo nuovo infortunio che aggiunge un ulteriore sforzo emotivo e ulteriore delusione. Non so di altre vicende, ma sicuramente è deluso per come sono andate le cose”.
“POGBA PUÒ TORNARE QUELLO DI PRIMA, MA RECUPERERA’ AL MEGLIO PER L’ANNO PROSSIMO“ – “Secondo me può tornare quello di prima, non parlo del problema muscolare che è minimo, da quello che ho letto è uno di quei problemi che non lascia neanche cicatrice, parlo del problema al menisco. E’ stata tolta la causa dell’infiammazione, ma parliamo di un ammortizzatore importantissimo per il nostro corpo, quindi il ginocchio meriterà ora ogni precauzione. Si dà per scontato che un’operazione risolva tutto, che una ricostruzione del crociato risolva tutto, no le cose cambiano. Il giocatore può tornare quello di prima, magari può tornare il giocatore di prima, ma servono accorgimenti, magari a livello di fisioterapia e di lavoro in palestra, diversi. Credo che parliamo quindi ormai per la prossima stagione per quanto riguarda il recupero al top”.
“POGBA HA ETÀ E FISICO PER FARE TUTTO QUELLO CHE DEVE FARE” – “Dal punto di vista teorico e medico ogni volta che hai un infortunio accumuli qualcosina di negativo sul tuo corpo, ma la sua età e il suo fisico sono perfetti ancora per fare tutto quello che deve fare. Poi ci sono tante dinamiche legate alla gestione aziendale e non solo medica”.
“NON SO SE POGBA SI SIA AVVALSO DI ESPERTI DI PSICOLOGIA DELLO SPORT” – “Esistono all’interno dello staff medico di quasi tutte le società colleghi esperti della psicologia dello sport, che aiutano ad affrontare le varie sfumature psicologiche dello sport, non solo togliersi la paura dell’infortunio, ma anche l’affrontare al meglio la partita, la vittoria, la sconfitta, la stessa resa tra allenamento e partita, tanti capitoli della psicologia dello sport. Non so perfettamente se nel caso Pogba abbia usufruito della parte dello staff che si occupa della psicologia”.
“CHIESA SI MUOVE GIÀ MOLTO BENE” – “È diverso per ogni atleta, per quanto riguarda Chiesa il problema mi sembra sia insorto nell’altro ginocchio, non in quello operato. Per quello che ho visto, da dottore, sul campo è un Chiesa che torna già a muoversi molto bene dopo un infortunio così lungo. Il ritorno allo sport dopo un infortunio anche a livello internazionale è diviso in tre parti, il ritorno all’allenamento, il ritorno alla gara con la partita vera e propria, e per ultimo il ritorno alla performance, dopo un lungo infortunio il ritorno alla performance è sempre più lungo rispetto al ritorno alla gara. Mi piace pensare che questi ultimi mesi della stagione le sue performance vadano in crescendo, tornando al 100% se non in questa stagione sicuramente per la prossima”.
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