Premier League, regna il caos: lo sciopero blocca tutto

Premier League, regna il caos: lo sciopero blocca tutto. La decisione della BBC è gravida di catastrofiche conseguenze per il calcio inglese

Il calcio inglese rischia di entrare in una crisi clamorosa e per molti versi inattesa. Quello che sembrava un caso politico ma circoscritto si è trasformato in una vera e propria valanga che potrebbe travolgere il rapporto tra la Premier League e i mass media, in particolare la più potente e prestigiosa emittente televisiva d’Europa, la tv di Stato del Regno Unito, la leggendaria BBC. Ad innescare la miccia sono state le dichiarazioni di Gary Lineker, vera e propria leggenda del calcio inglese, rilasciate qualche giorno fa.

Lineker fatto fuori
Gary Lineker – TvPlay.it

L’ex bomber di Barcellona e Tottenham, da anni commentatore di punta dei programmi sportivi della BBC, aveva infatti lanciato delle accuse durissime nei confronti del governo inglese, reo di attuare una politica dei migranti molto simile a quella di un possibile regime nazista. Frasi e parole che hanno scatenato una ridda di polemiche e di reazioni molto pesanti nei confronti dell’ex centravanti e che hanno portato al suo allontanamento immediato dal colosso televisivo.

Premier League, regna il caos più totale: la BBC entra in crisi

Una scelta, quella presa dalla BBC, di sospendere Gary Lineker che rischia di mandare in pezzi il rapporto tra mass media e club di Premier League. L’ex centravanti inglese ha lasciato venerdì Match of the Day, lo storico programma di calcio di cui era presentatore per l’emittente inglese. Ma i giorni successivi a questa decisione clamorosa e per molti aspetti assurda sono stati segnati da polemiche ancora più aspre e roventi, innescando un meccanismo di dimissioni a catena che sembra inarrestabile.

Lineker nella bufera
Gary Lineker – TvPlay.it

Prima gran parte dei colleghi ha scelto di scioperare non andando in onda (Ian Wright e Alan Shearer, ex calciatori anche loro, hanno scelto di dimettersi dai rispettivi programmi) con studi semi-deserti e trasmissioni a porte chiuse. Poi la stessa Premier League ha autorizzato i propri tesserati a non presentarsi davanti ai microfoni della BBC con molti dei protagonisti del calcio inglese che hanno ovviamente preso la palla al balzo.

La polemica, infine si è spostata sui soliti social dove parecchi utenti hanno criticato apertamente anche l’amministratore delegato della BBC Tim Davie che attraverso un comunicato stampa ha sì chiesto scusa per la programmazione monca andata in onda, ma ha scelto di non dimettersi: “Per me sarebbe un successo far tornare in diretta Gary (Lineker) perché è insieme che diamo ai nostri spettatori quel servizio di livello mondiale che mi dispiace di non essere riuscito a garantire“.

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