Juventus: “Le plusvalenze fittizie non danno vantaggio”. I nuovi scenari

Il capitolo plusvalenze fittizie è un tema delicato che riguarda da vicino la Juventus: il commento dell’esperto apre nuovi scenari e si addentra nei dettagli della vicenda.

La Juventus cerca di non pensare alle questioni extra-calcio che riguardano nello specifico la giustizia sportiva e quella ordinaria, ma inevitabilmente lo sguardo volge anche su questi due versanti. Al di là della vittoria ottenuta contro la Sampdoria, infatti, a breve si dovrebbero conoscere i primi risultati sulle strategie difensive dei legali del club bianconero.

Juventus
Le plusvalenze e la questione Juventus, cosa emerge (TvPlay.it)

Massimiliano Allegri tenta di isolare il gruppo, consapevole delle difficoltà da incontrare, i problemi però ci sono e vanno oltre la questione dei punti di penalizzazione. Una vicenda certamente delicata, adesso l’esperto rilancia e manda dei messaggi ben precisi sulla questione juventina.

Le parole dell’esperto

A parlare sulle colonne di Tuttosport è Lorenzo Pozza, docente di Accounting e Principi Contabili Finanziari presso l’Università Bocconi di Milano. Si tratta di una persona già conosciuta nel mondo bianconero, avendo lavorato all’interno del club nelle vesti di consulente tecnico. Ha partecipato alle audizioni del Tribunale Federale e anche in Corte d’Appello per la questione plusvalenze.

Ferrero Juventus
Ferrero e i problemi in casa Juventus, cosa emerge sulla questione plusvalenze (TvPlay.it)

Il primo elemento è la natura di questo elemento, nello specifico quando si ha a che fare con plusvalenze di natura fittizia. “Diciamo che la valutazione di un calciatore dipende da molti aspetti. A differenza di altri beni non esistono modelli valutativi codificati di generale accettazione per la valutazione di un giocatore. Esiste un mercato dove si formano i prezzi e questi, fino a prova contraria, sono la corretta misura del valora di un calciatore“, ribadisce Pozza.

C’è spazio anche per una opinione in merito alla gestione societaria e la questione delle plusvalenze fittizie. “Non credo che una gestione minimamente competente e responsabile possa pensare di fare i bilanci con plusvalenze fittizie. Infatti, le plusvalenze originate dal solo scambio di calciatori non generano flussi di cassa ma modificano il reddito e il patrimonio solo nel breve termine“, ribadisce il docente della Bocconi.

Le conseguenze

Sempre secondo Pozza, inoltre, nel medio termine le eventuali plusvalenze gonfiate avrebbero un maggiore numero di costi e future minusvalenze, con tutte le conseguenze del caso. “L’apparente beneficio oggi si riflette in un equivalente maleficio domani“, commenta Pozza.

La speranza è che si introducano a breve delle norme apposite per porre rimedio a questo problema che non riguarda solo ed esclusivamente la compagine del presidente Gianluca Ferrero. “In assenza di tali regole, oggi la prassi pressoché totalitaria è quella che prevede la registrazione delle plusvalenze nello scambio fra giocatori“, conclude.

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