Arthur Cabral trascina la Fiorentina. L’attaccante ha preso il posto del serbo Vlahovic e ne ha ereditato anche il vizio del gol: i numeri.
La Fiorentina riparte da Arthur Cabral. Firenze, per storia e tradizione, è patria di grandi attaccanti: da Batistuta a Toni, passando per Vlahovic. Il nuovo volto dei viola passa, ancora una volta, dal reparto offensivo: dopo l’addio di Vlahovic, serbo che sembrava poter ereditare talento e rispetto dei grandi nomi attorno al Franchi, il quale ha scelto altre strade e altri stadi, è stata la volta di Arthur Cabral. Arrivato in sordina, ma con grandi aspettative. Lo scorso anno ha portato la squadra di Italiano in Conference League.
I viola non erano in Europa da molti anni. Il merito è sicuramente di Italiano che ha rinfrancato una squadra destabilizzata anche da cessioni importanti: l’addio di Vlahovic, direzione Juve, ha rimesso tutto in discussione senza togliere nulla alle ambizioni viola. Quest’anno è ancora un’altra storia: il serbo, a Torino, arranca. Cabral, a Firenze, si prende tutto. Gol e applausi. 5 le reti nell’ultimo mese. Un incentivo che fa del centravanti la pedina giusta per mettere in sesto le ambizioni toscane.
Cabral, la Fiorentina balla in attacco: è samba brasileira per i viola
Anche con il supporto di Luka Jovic, la solidità offensiva per lo scacchiere di Italiano comincia a essere una garanzia. Firenze è una sorta di boomerang: appena ci si allontana da questi confini, la vena offensiva degli interpreti cala. Chiedere a Dusan Vlahovic. Con la Fiorentina è arrivato a segnare 21 gol nella stagione 2020-21. Tutt’altra natura i numeri di quest’anno che mostrano il serbo spento e spesso fuori dal gioco. Allegri lo stimola, ma contro la Sampdoria servirà il miglior attacco. L’effetto contrario, invece, per Cabral: acquista fiducia e speranza. Le aspettative sono in crescita come l’affetto dei tifosi.
Il cammino è ancora lungo: alla fine della stagione mancano tanti punti che la viola cercherà di fare anche grazie allo sprint del brasiliano, per Vlahovic c’è poco da fare. Guarda Firenze con un pizzico di rimpianto: anni bellissimi finiti bruscamente. Sicuramente i più curiosi non hanno smesso di immaginare un potenziale attacco formato da Vlahovic, Cabral e Jovic. I magnifici tre. Lo restano comunque, ma ciascuno a casa propria. Dusan “alloggia” da tempo alla Continassa. Il cuore viola, ora, ha la C maiuscola.