Milinkovic-Savic, Tare cambia strategia: perché il serbo può restare in Serie A

Nuova strategia del Direttore sportivo della Lazio, Igli Tare: ecco perché Milinkovic-Savic può rimanere in Serie A

Dopo lo scivolone casalingo conto l’Az Alkmaar che li costringerà a fare un’impresa nel return match di giovedì prossimo per staccare il pass per i quarti di finale di Conference League, i biancocelesti capitolini riprendono la marcia in Serie A dove, tra l’altro, devono respingere l’assalto dei cugini giallorossi, reduci dai trionfi contro la Juventus e dal 2-0 rifilato alla Real Sociedad nel match d’andata degli ottavi di finale di Europa League, e di un Milan ringalluzzito dall’accesso ai quarti di finale di Champions League, guadagnato ai danni del Tottenham di Antonio Conte.

Milinkovic Savic cambio strategia Tare
Milinkovic-Savic, cambio di strategia di Tare (TvPlay.it)

Orbene, domani sera la Lazio proverà a dare continuità alla vittoria contro il Napoli nel match contro il Bologna per scavalcare al secondo posto l’Inter, ko ieri sera contro lo Spezia per 2-1, e tenterà di portare a casa l’intera posta in palio, per, come detto, insediarsi alle spalle della capolista Napoli, senza il suo bomber Ciro Immobile, frenato dall’ennesimo infortunio di una stagione tormentata dai continui “stop and go“.

Milinkovic-Savic, Tare cambia strategia: addio anche a parametro zero

Tare cambio strategia Milinkovic-Savic
Igli Tare, Ds della Lazio (TvPlay.it)

Complice il forfait del bomber di Torre Annunziata, il “Sergente” Milinkovic-Savic è stato promosso…capitano. Sarà, dunque, il serbo a guidare i biancocelesti nella difficile trasferta contro un Bologna già giustiziere dell’Inter e tra le compagini più in forma della Serie A (i felsinei hanno gli stessi punti in classifica della Juventus).

Una responsabilità in più, la fascia di capitano al braccio, che potrebbe sbloccarlo: infatti, nel 2023 il rendimento del serbo non è stato all’altezza della sua fama e delle aspettative dei tifosi, appena 1 gol e 1 assist contro i 3 centri e i 7 asssist dall’inizio della stagione fino alla lunga pausa per dare spazio ai Mondiali in Qatar.

Se Maurizio Sarri ha un disperato bisognare di ritrovare il vero Milinkovic-Savic in ottica rush “Champions League”, lo stesso “Sergente” ha l’imperativo categorico di invertire il trend per il suo futuro professionale. A fine stagione scatterà il suo ultimo anno di contratto che difficilmente rinnoverà (anche la relativa trattativa potrebbe andare in porto se la Lazio acconsentirà a inserire una clausola rescissoria da 40 milioni), con il club capitolino che non accetterà offerte inferiori a 50 milioni di euro per lasciarlo partire anche a costo di perderlo a parametro zero. Ragion per la quale solo un Milinkovic- Savic ai suoi livelli nel finale di stagione potrebbe convincere i suoi estimatori a versare nelle casse laziali una simile cifra.

Comunque, l’inatteso cambio di strategia, quello deciso dal Ds laziale Igli Tare, rimette in gioco i club italiani, allettati dalla prospettiva di ingaggiare uno dei migliori centrocampisti in circolazione a parametro zero, che quindi rimangono alla finestra per poi eventualmente affondare il colpo nell’estate 2024.

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