Inter, la sconfitta con lo Spezia fa ancora male. I giocatori cercano di guardare avanti, ma un siparietto Dimarco-Calhanoglu spiazza.
Pazza Inter amala. Certe volte per i tifosi non è facile: la sconfitta con lo Spezia ha rigenerato il disappunto di una piazza che vuole maggiori certezze e meno prestazioni altalenanti. Inzaghi non è mai stato messo in discussione dalla società, ma i tifosi non lo vedono di buon occhio. Le prestazioni non solo all’altezza dell’organico nerazzurro: non sempre, gli scivoloni stanno diventano abbastanza per fare qualche esame di coscienza.
L’obiettivo è l’Europa che conta, ma non basta arrivare in Champions League: l’Inter vuole il secondo posto dato che il Napoli va a un’altra velocità. Tutto chiaro e chi non comprende viene “scosso” da un tifo che ha finito la pazienza. A La Spezia c’era una rappresentanza di tifosi interisti. I nerazzurri, nel settore, hanno partecipato attivamente dall’inizio alla fine, per poi vedere la squadra sopraffatta dai padroni di casa che hanno classifica e obiettivi diametralmente opposti.
Inter, tifo incandescente: il siparietto fra Dimarco e Calhanoglu
Il pallone è rotondo, ma dalle parti di Milano non basta come giustificazione: per rendersene conto basta guardare un siparietto incandescente tra Dimarco e Calhanoglu. I due stanno andando sotto la porzione di tifosi nerazzurri per salutare i supporter. L’ex Milan vuole regalare la maglia agli affezionati, ma Dimarco lo invita a desistere. Il calciatore si era già tolto la maglia per lanciarla, ma poi “rimproverato” dal collega torna sui suoi passi: “Sveglia! Avete perso con lo Spezia, oh” viene scandito a gran voce.
La super-personalita’ del #Calhanoglu che prima si toglie la maglia e poi sgridato da #DiMarco se la rimette😂
Sono un teatrino a cielo aperto. pic.twitter.com/8NqbU7q4Uf— Milan memories (@MemoriesMilan) March 11, 2023
La piazza non ci sta. Basta ringraziamenti e niente giustificazioni: la misura è colma, per questo la maglia lanciata poteva sembrare una provocazione. L’appuntamento ora è sul campo: le prossime sfide diranno se i nerazzurri possono ancora ambire a certi piazzamenti oppure no. Lo stesso vale per il lancio di magliette: in primis bisogna evitare di buttare punti, per buttare gli indumenti (in tribuna) c’è tempo. Sicuramente non questo, di tempo, ma il futuro è fatto di istanti da capire e attimi da apprezzare. Starà all’Inter cercare di coglierli tutti.