Il giocatore del Genoa che è stato condannato in primo grado per stupro di gruppo parla per la prima volta
Volto scuro, occhi gonfi e tanta voglia di parlare e dare la propria versione. A rompere il silenzio è la famiglia Portanova, Manolo, il calciatore del Genoa condannato in primo grado per stupro di gruppo, e Daniele, l’ex giocatore bandiera del Bologna. Entrambi hanno convocato una conferenza stamoa a Genova per spiegare la loro versione e provare a fare chiarezza. “Penso che il nostro silenzio sia durato un po’ troppo”.
Una storia torbida e piena di punti oscuri. Una vicenda delicata dove c’è una ragazza che ha subìto la cosa più indegna che degli uomini possano fare. Manolo Portanova è stato condannato in primo grado lo scorso dicembre per stupro di gruppo su di una ragazza di 21 anni, a Siena. Una storia di cui si è parlato tanto. E il giocatore, che è stato in silenzio fino adesso, ha voluto spiegare la situazione e insieme al padre con l’avvocato, durante una conferenza stampa convocata a Genova.
“Non so perché tutto questo sta accadendo a me. Sono innocente”
“Continuo a chiedermi il perché mi stia accadendo tutto questo: soffro per tutto quello che sento e che leggo – ha detto Manolo Portanova – Fino a poco tempo fa il mio sfogo era giocare con la maglia più bella del mondo. Adesso sto rinunciando anche a quello, al sogno di un bambino“. A parlare è anche il suo avvocato Gabriele Bordoni: Portanova ha scelto di parlare perché “questa vicenda non si svolge solo in tribunale, ma è soprattutto mediatica. Ed è per questo che vi dico che Portanova non porterà ipotesi, ma prove”.
“Manolo è innocente fino al terzo grado di giudizio. Il suo mestiere è fare il calciatore e dovrebbe giocare“. Prende parola anche l’ex bandiera del Bologna Daniele Portanova, che è lì accanto al figlio Manolo per sostenerlo e dargli forza. Per Portanova padre è una vicenda oscura, sulla quale ha voluto fare chiarezza, la sua chiarezza: “Mio figlio è innocente e dovrebbe giocare. Ma capisco anche la situazione: il club ha un obiettivo che è serie A. La situazione che stiamo vivendo può distruggere la serenità del club“.