La Federcalcio italiana dirama la convocazione di un incredibile talento che gioca nel Belgrano, ma l’Afa si indispettisce
In Italia ci sono pochi attaccanti, anzi per la verità il ct Roberto Mancini ha detto proprio che dopo Immobile c’è praticamente il vuoto o quasi. E allora perché non andare in giro per il mondo e provare a pescare qualche talento sul quale puntare e provare a farlo crescere. Detto, fatto. Su indicazione dello stesso allenatore dell’Italia, la Figc invia una richiesta di convocazione per uno dei talenti più importanti degli ultimi anni, Bruno Zapelli.
Una richiesta particolare e inusuale, soprattutto se si tratta di federazioni straniere e di giovani. Ma Zapelli, classe 2002, ha il papà italiano, l’intera famiglia di origini del Belpaese, ma quello che più conta è che col pallone riesce a fare meraviglie. Talmente importanti che in patria lo paragonano a Paulo Dybala e a De Paul. Secondo molti avrebbe il dribbling secco dei vecchi tempi dell’asso della Roma, ma guizzi, giocate e tenacia dell’ex calciatore dell’Udinese. Un’occasione troppo ghiotta per farsela sfuggire. E’ un trequartista, dai piedi delicati con un fisico tosto e un discreto cambio di passo, ma soprattutto l’eleganza del tocco.
L’Afa non è che abbia gradito molto questa chiamata dall’Italia
Di solito Roberto Mancini quando punta un giovane non sbaglia mai. E quando succede, il ragazzo in questione poi esplode o comunque ci va molto vicino. La Federazione argentina ha ricevuto la chiamata e la lettera della Federcalcio che per conoscenza ha avvisato la stessa Afa e la società che detenie i diritti sportivi del calciatore, il Belgrano. Una situazione un po’ antipatica perché Scaloni ci punta tanto, ma anche Mancini che vorrebbe testarlo con l’Under 21. Il ct azzurro e il suo staff lo stanno visionando da mesi e hanno anche avvertito la sua famiglia.
Per la piccola società argentina un motivo di vanta per l’Afa una piccola frecciata. Mancini, che starebbe dietro alla chiamata, non l’ha voluto convocare per l’Italia per non mettere in difficoltà il ragazzo che, qualora venisse convocato per la nazionale maggiore e poi scendesse in campo, a quel punto non potrebbe più giocare per l’Albiceleste. Il ct campione del mondo non ci vorrà mai rinunciare, ma la guerra tra le due federazioni è aperta e appena cominciata.
Da non dimenticare che Zapelli ha già avuto un’esperienza in Europa, quando era piccola fece parte delle giovanili del Villareal, ma siccome per la Fifa quel trasferimento non era chiaro e, prima che cominciassero le indagini fece fare al ragazzino armi e bagagli per rispedirlo in Argentina. Ora il ragazzo è cresciuto, diventando un calciatore interessante, talmente tanto da poter decidere se rispondere alla chiamata e partecipare alle due amichevoli con Serbia e Ucraina oppure ringraziare ma declinare l’invito.