Auguri Bruno Pizzul, le frasi più iconiche del re dei telecronisti. Il celebre giornalista friulano compie ottantacinque anni
E’ stato per sedici lunghissimi anni il telecronista ufficiale della Rai per le partite della Nazionale italiana. Da Italia-Bulgaria, match inaugurale dei campionati del mondo del Messico nel 1986 all’amichevole contro la Slovenia disputata dagli azzurri nell’agosto del 2002, Bruno Pizzul ha narrato le gesta di almeno due generazioni di campioni che hanno indossato la maglia dell’Italia. A differenza del suo predecessore, Nando Martellini, Pizzul non ha mai avuto l’opportunità di commentare una vittoria azzurra ai mondiali.
L’ha sfiorata soltanto, in occasione della rassegna iridata del 1994 quando la contestata e discussa Nazionale di Arrigo Sacchi perse ai calci di rigore la finale contro il Brasile di Romario e Bebeto. Giornalista di altri tempi, colto, dal linguaggio ricercato e forbito, Pizzul ha un passato da insegnante alle scuole medie prima di intraprendere la carriera di telecronista sulla Tv di Stato. E’ stato anche un discreto calciatore nel ruolo di mediano. Giocò nel Catania e nella squadra della sua città natale, l’Udinese.
Auguri a Bruno Pizzul, le frasi iconiche del leggendario telecronista sportivo
Pizzul, che oggi compie 85 anni, è entrato in Rai nel 1969 e appena tre anni dopo fece la cronaca di un grande evento calcistico, la finale degli Europei del 1972 tra la Germania Ovest e Unione Sovietica. Di lui i tifosi e gli appassionati di calcio ricordano le cronache di un numero spropositato di partite che hanno visto le squadre italiane impegnate nelle coppe europee. Purtroppo fu proprio lui a descrivere la serata più tragica del nostro calcio, la strage dello stadio Heysel in occasione della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool.
Proprio in quella drammatica circostanza, a distanza di anni da quegli eventi, Pizzul è stato criticato aspramente per aver raccontato con eccessiva enfasi la vittoria dei bianconeri in quella partita: la finale, che ormai aveva perso qualunque significato sportivo, vide la Vecchia Signora prevalere per 1-0 grazie a un rigore trasformato da Michel Platini. In molti però ricordano il tono, grave e affranto, di Pizzul nel momento in cui annunciò il numero dei morti di quell’insulso massacro.
“E ora purtroppo una notizia che debbo dare, perché è ufficiale, viene dall’UEFA. Ci sono 36 morti…una cosa rabbrividente, inaudita…e per una partita di calcio“. C’è però spazio anche per qualcosa di più leggero e divertente. Nonostante una preparazione impeccabile, in qualche occasione il grande telecronista friulano si è concesso qualche piccola gaffe. Queste le più celebri.
“E mister Trap prende appunti sul suo tacchino“. “Ed ecco il fischio finale, che sanziona la vittoria per 2-0 dell’Italia sull’Ecuador“. “L’arbitro manda i giocatori al riposo definitivo“. “Nel Torino entra Baggio che ovviamente non è il Baggio della Juventus“. Tanti auguri, grande Pizzul.