Moise Kean è diventato un paradosso per la Juve: la cifra pagata per il suo acquisto aumenta i rimpianti del club bianconero.
La Juve ha fermato la sua striscia vincente in campionato perdendo di misura contro la Roma in una partita da dimenticare soprattutto per Moise Kean. Il classe 2000 ha “tradito” i bianconeri ricevendo un’espulsione grave e gratuita dopo nemmeno un minuto dal suo ingresso in campo. Una macchia in una stagione difficile per l’attaccante che rischia di diventare un grandissimo flop.
Nella sua giovane carriera Kean ha sicuramente bruciato le tappe, arrivando in alto in pochissimo tempo ma non confermando le aspettative col passare degli anni. Dopo il trasferimento in Inghilterra, la Juve l’ha voluto riportare a casa scommettendo ancora sul suo talento nonostante gli alti e bassi delle prestazioni.
I bianconeri evidentemente si erano pentiti della sua cessione all’Everton e non volevano perdere uno dei patrimoni del calcio italiano, cresciuto nel loro settore giovanile. Una marcia indietro però ha avuto un prezzo, anche non indifferente, e alla luce dell’episodio dell’Olimpico ha il sapore di beffa.
Juve, fallimento Kean: il suo ritorno è stato un disastro
Non si sanno le motivazioni precise per cui la Juve ha così insistito per riprendere Moise Kean, ormai finito all’estero anche con un’importante plusvalenza. Nell’estate del 2019 i bianconeri riuscirono a venderlo per ben 27,5 milioni di euro all’Everton in un momento in cui il ragazzo prometteva ancora bene e rientrava anche nel futuro della Nazionale.
Dopo un anno in Premier League e un altro in prestito al PSG, la Juve è tornata sui suoi passi e nell’estate 2021, quando arrivò Allegri in panchina, lo richiamò dopo l’addio di Cristiano Ronaldo. L’operazione già all’epoca non convinse i tifosi che, a maggior ragione in questo momento, non si capacitano della mossa della società.
I bianconeri infatti ripresero il classe 2000 in prestito biennale con obbligo di riscatto. In pratica riacquistarono il giocatore venduto due anni prima col paradosso di pagarlo una cifra maggiore. L’accordo infatti si chiuse su 7 milioni di prestito oneroso più 28 milioni di riscatto entro giugno 2023 che sono già stati versati nelle casse del club inglese.
Un affare alquanto discutibile vedendo anche i numeri dell’attaccante che finora quest’anno ha segnato sette gol in stagione ma non ha mai convinto del tutto e infatti è considerato la riserva di Vlahovic e Milik. Insomma un ruolo marginale per un predestinato che si è acceso a sprazzi ma non è mai esploso definitivamente per i rimpianti della Juve soprattutto dal punto di vista economico.