Dalle lacrime nello spogliatoio a un Vlahovic sempre più in bilico: ecco la ricetta per far uscire la Juve dalla crisi
La corsa della Juventus si è fermata al cospetto della Roma. Il ko dell’Olimpico ha riportato i bianconeri con i piedi per terra che, forse, si erano illusi di essersi gettati alle spalle almeno i loro problemi sul campo. Invece, la Juventus è ancora un malato che è lontano dalla guarigione.
Non solo il risultato, all’Olimpico sono mancati anche il gioco, la capacità di creare occasioni, una minima idea in grado di impensierire la retroguardia giallorossa (indipendentemente dai tre legni colpiti). Eppure, nell’opaca prestazione degli uomini di Mister Max Allegri quella che è spiccata di più in negativo è stata la performance di Dusan Vlahovic. Il serbo ha le polveri bagnate da un mese e all’Olimpico ha vagato in mezzo al campo, spesso a vuoto. Non c’è alcun dubbio, alla Juventus che stenta a decollare mancano i gol del serbo che da top player è ormai diventato il problema dei bianconeri.
Juve: fiducia e il ritorno di Pogba-Chiesa per uscire dalla crisi
E’ un momento delicato quello che stanno attraversando i bianconeri, attanagliati dalle tensioni e sull’orlo di una crisi di nervi come testimoniano le lacrime nello spogliatoio dopo il ko contro la Roma. In effetti, è tutta la squadra, non solo il serbo, che non gira, che non risponde agli input di Allegri.
Del resto, volendo spezzare una lancia in favore di Vlahovic, se il serbo latita in zona gol è anche perché i suoi compagni non lo mettono nella condizione di pungere. Ma allora cosa devono fare i bianconeri per invertire il trend di un campionato che rischia di essere archiviato alla voce fallimento e, nello specifico, aiutare Vlahovic a ritrovare la via del gol?
Beh, i consigli da parte degli esperti e soprattutto da parte di ex bianconeri non mancano. Ad esempio, per il grande ex Aldo Serena consiglia al serbo, il cui futuro in bianconero è sempre più un rebus, di recuperare leggerezza e autostima oltre a osare di più sfruttando i cross di Kostic e Di Maria. Non solo. Perché la Juventus possa tornare a recitare un ruolo da protagonista, come glielo impone la sua storia, è fondamentale che i due ex lungodegenti, Paul Pogba e Federico Chiesa, recuperino pienamente la condizione fisica. Con un Pogba in mezzo al campo e la freccia Chiesa, e ovviamente con un Vlahovic che non litiga più con il gol, nessun traguardo è precluso ai bianconeri.