Il ko di ieri all’Olimpico ha in parte spento i sogni-Champions della Vecchia Signora: ecco come la pensa l’ex difensore campione del mondo
L’attuale classifica vede la Juventus ottava, a pari punti con il Bologna che al momento ha una sfida in meno (giocherà stasera in casa del Torino il match valido per la 25esima giornata di Serie A). Dopo la sconfitta rimediata contro la Roma, la Vecchia Signora deve definitivamente abbandonare le speranze di raggiungere un posto utile per la Champions del prossimo anno? Chiaramente le opinioni in merito sono discordanti. E’ vero che in passato la Juventus ha abituato a diverse imprese, rimonte difficili che solo una grande squadra poteva fare, ma quest’anno la corsa al quarto posto è decisamente agguerrita.
“La Juve ha fatto 50 punti e questo nessuno se lo deve dimenticare. Nella storia del calcio mondiale non sono mai stati tolti 15 punti, ad ogni pareggio o sconfitta sembra che ci crolli il mondo addosso. I ragazzi invece stanno facendo una stagione importante. Nelle vicissitudini che sono capitate stanno facendo bene. Devono rimanere sereni e mettere da parte questa sconfitta”, ha commentato Allegri in conferenza stampa dopo il ko dell’Olimpico.
Gentile: “Bisogna pensare al futuro”
Ad esprimersi sulla sconfitta di ieri contro i giallorossi è stato anche un grande ex bianconero: Claudio Gentile. Il difensore, che vanta 283 presenze con la Juventus, è intervenuto a Radio Anch’Io Sport su Radio 1 Rai e ha analizzato il momento della squadra di Allegri: “La Champions con la sconfitta di Roma potrebbe essere sfumata, finiscono i sogni per andare nella competizione più importante. Brucia perché ieri sera è stata immeritata. Questo è il calcio e bisogna far fronte e pensare al futuro“.
Sulla penalizzazione aggiunge: “Situazione extra campo? Diciamo che influisce perché non sai in che direzione puoi andare, questa penalizzazione ha dato una mazzata all’ambiente. Io non sono fiducioso che verrà tolta e quindi mi rassegno che questo sarà il finale di quest’anno“. Infine un passaggio sulla Nazionale, in cui lui è stato protagonista nella vittoria mondiale del 1982: “Ci sono pochi giocatori italiani che giocano nel campionato di Serie A. Come facciamo a crescere dei giovani che potrebbero essere il futuro del nostro calcio? Ci sono pochi giocatori disponibili per costruire una Nazionale importante come quella italiana. Non è facile creare una nazionale di un certo livello. Ci sono poche possibilità di scelta“.