De Laurentiis senza freni, attacco diretto a Zhang e Agnelli: ecco come li ha chiamati

De Laurentiis si gode il momento dominante del Napoli nonostante la sconfitta con la Lazio: il Patron partenopeo pungola Agnelli e Zhang.

Aurelio De Laurentiis ha cambiato atteggiamento. Non è più impulsivo come in passato, perlomeno quando si parla di Napoli: gli azzurri vincono e convincono, il Patron mostra un atteggiamento pacato ma non per questo meno pungente. Organizza diversamente i propri interventi, non spara a zero come un tempo – risparmiando anche qualche stoccata – ma nemmeno si fa passare la mosca al naso.

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli (ANSA)

Il percorso netto del Napoli fin qui, con l’abitudine alla vittoria, è merito suo. La frenata con la Lazio non cancella l’ottimo lavoro in fase di mercato fatto dal Presidente e i dirigenti: l’allenatore di Certaldo ha amalgamato bene gli elementi a disposizione. Il resto è storia: una spanna, forse più, sopra agli altri. De Laurentiis non si nasconde: “Voglio vincere tutto, ma se continuiamo a dirlo ci portiamo iella da soli”. Una consapevolezza c’è: la scaramanzia innanzitutto.

De Laurentiis, stoccata a Zhang e Agnelli: la provocazione è netta

Tranne quando si parla d’affari. Lì l’uomo di cinema e di pallone diventa esperto di business: ruolo che ha rivestito e continua a rivestire da anni. Non c’è spazio per divagazioni. Allora quando gli chiedono se cederà il Bari in caso di promozione in Serie A (il regolamento vieta che uno stesso Presidente gestisca due club nella medesima categoria) lui risponde di sì: “A patto che sia qualcuno realmente intenzionato a fare il bene di un progetto”. Quindi le condizioni le detta ancora lui. In affari non c’è spazio per interpretazioni e neppure per sentimentalismi. Si fa il massimo, con un fine ultimo. Magari più grande.

De Laurentiis sicuro
Il Patron del Napoli pungola i colleghi – TvPlay.it

Per questo, quando al cospetto della stampa estera, l’argomento va a finire su i fondi, De Laurentiis non si trattiene: “Sono la morte del calcio”, ricordiamo che il noto produttore cinematografico si è fortemente opposto affinché entrassero in Lega altri partner con fondi. Si è addirittura messo d’accordo con Agnelli affinché la possibilità non si verificasse: una scelta obbligata che, secondo il Patron, ha dato i suoi frutti. Ora non ha cambiato idea: è sempre dello stesso avviso.

Così come non cambia idea su Zhang, Patron dell’Inter: “Quando perde sembra un cane bastonato”, dice. La provocazione è per compensare la dinamica con Agnelli. Anche l’ex Juve è nel mirino di DeLa: “L’ho usato, è chiaro, mi doveva arginare i fondi – disse a Report – ho fatto fronte comune con lui per un attimo al fine di evitare il peggio. Un obiettivo più grande per il bene di tutti”. Non si ferma davanti a niente De Laurentiis: il denaro non dorme mai, figuriamoci nel calcio. Anche per questo il Patron ha cominciato a parlare meno e agire di più: i risultati si vedono. Se i fondi sono la morte del calcio, il gioco – e l’atteggiamento – del Napoli dimostra che c’è ancora vita.

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