Bennacer è al Milan ormai da tempo, ma alcuni retroscena sono rimasti nella memoria dell’ex Empoli: il rifiuto che l’ha cambiato.
Ismael Bennacer pensa al Milan, non potrebbe essere altrimenti: passare agli ottavi è l’imperativo. La volontà c’è, serve la prestazione. Per ritrovare le migliori energie, è bene riflettere su un fattore determinante: l’ambiente. Il Milan ha anni di storia ed esperienza da annoverare e mettere in campo sia dal punto di vista tecnico che sul piano emotivo, sensazioni e insegnamenti che possono valere sempre. In fin dei conti il mondo Milan non ha confini. Vale per chi c’è da tempo, ma anche per chi arriva e ha bisogno di essere accolto e introdotto nell’ambiente rossonero: è successo anche a Ismael Bennacer.
Il centrocampista ex Empoli racconta le sue sensazioni prima di una partita così importante: tutto riassunto in un aneddoto. “Il Milan racchiude un mondo: profuma di storia e tradizione in ogni angolo”. Queste cono frasi che potrebbe dire chiunque, ma il calciatore va oltre: “Ricordo che appena arrivato chiesi immediatamente di poter indossare la maglia numero 6. Dissero che non era possibile. Quella maglia era stata ritirata. Io mi scusai immediatamente dicendo che non ero a conoscenza di tutto questo. C’è proprio l’idea di qualcosa di più grande. Uno dei motivi per cui amo davvero questo club”, conclude l’ex Empoli.
Bennacer, quel no che ha cambiato la storia: l’aneddoto al Milan
Una vera e propria dichiarazione d’amore la sua, che non lascia spazio per altro. L’appuntamento è fissato: occorre solo scendere in campo e dare il massimo. Bennacer ha un altro numero: il 6 di Franco Baresi, però, resta nel cuore anche per quella spiegazione che compagni, allenatore e società gli hanno dato dopo. Ora del Milan sa tutto o quasi, non serve davvero altro per migliorare.
Tranne, ovviamente, gestire l’adrenalina: Bennacer ha capito che chi indossa quei colori deve correre il doppio. Proprio come faceva Baresi. È presto per capire se ritireranno anche la maglia di Bennacer, c’è abbastanza tempo però per immaginare il futuro rossonero. Il centrocampista ne farà parte anche grazie a questi aneddoti che forgiano il carattere e aiutano a dare il massimo quando serve. Proprio come nelle notti europee, di cui Baresi (e non solo) era un esperto.