Cristiano Ronaldo continua a far parlare di sé anche a distanza di qualche mese e a tirare fuori il discorso è l’allenatore dello United.
Sono passati più di tre messi dall’addio del portoghese al Manchester United eppure, si continua a parlare di lui. Quella fine tremenda, giunta mediante un comunicato ufficiale e nata da una sua intervista dove sparava a zero contro la società e l’allenatore di turno, continuano a far parlare. Una fine indegna, che nessuno si sarebbe mai aspettato visto che, il suo ritorno, era stato visto come la scena di un film romantico dove dopo tanto tempo i due amanti si rincontrano.
Peccato che la realtà ha dimostrato di essere nuovamente diversa dai film e peccato che nel calcio, quando si ha 37 anni e non si ha più la forza e le capacità di brillare come in passato, non si possa più essere una colonna portante della squadra. Forse, proprio per questo si è giunti a quella interruzione burrascosa di cui ancora oggi si continua a parlare in Inghilterra e che continua ad investire soprattutto il Manchester United.
Cristiano Ronaldo, ten Hag continua
Il terzo posto in classifica, con due turni ancora da disputare a differenza di Arsenal e Manchester City, consentono allo United di poter guardare con maggiore fiducia al prosieguo della stagione. Se a questo, si aggiunge anche il passaggio del turno in Europa League, ottenuto a discapito del Barcellona di Xavi, si può dire che il nuovo corso tecnico sta finalmente ottenendo quei risultati tanto sperati ad inizio stagione.
Certo, ad inizio stagione Erik ten Hag ha dovuto gestire anche la questione Cristiano Ronaldo e rimettere insieme una squadra a pezzi e priva d’identità. Un percorso non semplice che, complice l’addio proprio del portoghese, sembra però aver intrapreso la retta via.
Nonostante ciò, si continua a parlare dell’ex Juventus e così in conferenza stampa il tecnico dello United ha dovuto affrontare di nuovo la questione dell’addio del portoghese: “Avevo le mie ragioni per prendere quella decisione su Cristiano. E sapevo anche le conseguenze. Certo, sapevo che avremmo potuto perdere qualche partita, nel calcio è sempre possibile, ma non me ne sono preoccupato. Ho dormito bene anche in quelle notti, non ci ho perso il sonno“.