In caso di addio di Szczęsny, la Juventus ha già individuato il suo sostituto: non è un big. Ecco chi è l’erede del polacco
Parafrasando la celebre definizione di Winston Churchill della Russia all’indomani del Patto Molotov-Ribbentrop, il futuro della Juventus è “un indovinello avvolto in un mistero all’interno di un enigma“. Il club bianconero, che è impegnato in un’affannosa e disperata rincorsa a un posto nella prossima edizione della Champions League, non sa se la prossima stagione sarà ai nastri di partenza di una qualsiasi competizione europea.
Oltre alle conseguenze delle grane giudiziarie domestiche (la penalizzazione di 15 punti in attesa degli esiti del processo sulla c.d. “manovra stipendi”), anche l‘Uefa potrebbe sanzionare i bianconeri per “condotta antisportiva” bandendoli dalle competizioni per una o più stagioni con il conseguente venir meno dei relativi introiti.
Difficile che in un simile scenario, in cui pesano tante incognite, che la Juventus in estate possa di nuovo permettersi spese folli come l’ingaggio di Cristiano Ronaldo, che è stato un salasso per i già stressati conti societari, o i 90 milioni di euro per strappare alla Fiorentina il serbo Dusan Vlahovic.
Di conseguenza, la valorizzazione di giovani talenti che il club bianconero sembra intenzionato ad abbracciare non un’opzione tra le altre ma una necessità. A conferma, il sostituto del numero 1 bianconero, Wojciech Szczesny, che potrebbe decidere di porre termine alla propria avventura in bianconero in caso di una Juventus esclusa dalle competizione europee non accettando il conseguente ridimensionamento, non è un altro big bensì un giovane dalle enormi potenzialità.
L’erede del polacco, infatti, in caso di un suo addio, è Gian Marco Crespi che si sta mettendo in luce difendendo i pali della porta della Juventus Next Gen, la seconda squadra del club bianconero, che milita in Serie. Classe 2001 e friulano di origine, Crespi con una prestazione super tiene ancora in corsa i bianconeri che si giocheranno il tutto per tutto nella finale di ritorno della Coppa Italia di Serie C contro il Vincenza, in programma al “Menti” l’11 aprile.
Sereno, tranquillo e sicuro dei propri mezzi, il giovane portiere bianconero, che vanta 56 presenze in Serie C con le maglie del Picerno, Gozzano, Pistoiese e Juventus Next Gen, ha attirato l’attenzione degli addetti ai lavori già in occasione del suo esordio in A: Serse Cosmi lo schierò nel match del Crotone contro la Fiorentina, ultimo impegno della stagione 2020-21 per i pitagorici, non facendogli rimpiangere tale scelta visto che fu un ostacolo insuperabile per Vlahovic e Ribery (per la cronaca, il match terminò a reti bianche).
In prestito dal Crotone, i dirigenti juventini sono già al lavoro per il riscatto convinti che abbia tutte le qualità per ripercorrere le orme di un altro friulano, quel Dino Zoff che ha scritto pagine memorabili della storia bianconera e di quella del calcio italiano.
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