Roma-Juve è una delle classiche più sentite della Serie A, abbiamo parlato della sfida di domenica con l’ex più iconico: Maurizio Turone.
Roma-Juventus rientra ormai da decenni in quella categoria di sfide che non sono “soltanto una partita”. E’ uno scontro tra culture e storie, che si arricchisce di nuovi capitoli di anno in anno. Una faida diventata a tutti gli effetti leggendaria parecchi anni fa, esattamente il 10 maggio 1981 quando i sogni di Scudetto della Roma si sono infranti sulla bandierina alzata che di fatto annulla quello che passerà alla storia come “er gol de Turone” rigorosamente seguito da “era bono“. Abbiamo contattato l’ex-difensore giallorosso per farci parlare di questa sfida, tra passato, presente e futuro, in vista del posticipo di domenica.
Parliamo di Roma-Juventus?
Ancora?! Mamma mia… (ride) Beh sono quelle partite “mitiche” ormai divenute classiche.
Eh sì, anche grazie a lei. In questo caso chi arriva meglio alla sfida?
Tra tutt’e due arrivano entrambe arrancando mi sembra, comunque quando poi arrivi a questo tipo di appuntamenti la fatica la metti da parte e sparisce tutto.
Qual è il suo pronostico?
Fare un pronostico per queste partite qui è difficilissimo, mi auguro sicuramente che vinca la Roma.
Che ne pensa della penalizzazione che ha avuto la Juventus e di quelle che potrebbero ulteriormente arrivare?
Se hanno fatto degli errori e sono fuori dal regolamento è giusto che paghino. Da tutte le parti è così.
Anche il fatto che la penalizzazione sia arrivata a campionato in corso?
Certo, non vedo perché non dovrebbe essere giusto. Se uno sbaglia va in galera subito, mica tra un anno.
La Juventus nonostante la penalizzazione è tornata a farsi sotto ed è a -10 dal quarto posto. Al netto di ulteriori provvedimenti, pensa che possa farcela a tornare in corsa per la zona Champions League?
Sì per la Champions League ce la può fare. Impossibile per lo Scudetto invece, perché il Napoli è troppo forte e va come una locomotiva. Non lo ferma nessuno e va che è un piacere.
Invece se la Roma non riuscisse a raggiungere la zona Champions, è giusto proseguire con Mourinho o la proprietà dovrebbe considerare altre strade?
Mourinho è un allenatore molto valido, non so cosa possono andare a cercare sul mercato oltre Mourinho. Va anche visto chi ha a disposizione, ci sono giocatori buoni ma non vedo grandi fuoriclasse. L’unico fuoriclasse che c’era è andato via…
Intende Zaniolo?
E certo.
Turone sulla rivalità Roma-Juve e la “fama” per quel gol
Che ne pensa invece della polemica per l’espulsione di Mourinho a Cremona? Nella fattispecie, l’allusione ad un possibile favoritismo verso la Juventus lo considera parte del gioco oppure evitabile benzina sul fuoco?
No, quello non credo proprio. Però se un allenatore si altera in quella maniera ci deve essere per forza stato qualcosa. Che poi sia stato fatto in malafede non penso. L’arbitro e il guardalinee possono sbagliare per l’amor di Dio. Però è anche giusto che uno si infervori.
A parte i tifosi, crede i giocatori sentano ancora questo tipo di rivalità alimentata dai veleni ancora oggi?
Ma guarda penso che più si va avanti e più il giocatore non senta più il calcio come lo sentivamo noi. Rispetto a quando giocavo io penso sia una cosa diversa, per tanti motivi. Noi i primi anni rinnovavamo i contratti di anno in anno, non per 3 o 4 anni a certe cifre, capisci?
Tornando a quel “famoso gol”, è stata la più grande delusione della sua carriera?
Più che la delusione quello che mi scoccia è quando mi dicono che sono diventato famoso per quello, “famoso per quello”… un cavolo! (ride) perché qualcosa ho vinto e ho giocato in grandi squadre, quindi non è giusto che devo essere ricordato solo per quello. E’ stato solo un episodio che è successo ed è successo a me, sì mi ha dato notorietà ma spesso questa situazione mi annoia, ecco. Ho vinto anche la Coppa delle Coppe col Milan giocando per tanti anni insieme a grandi campioni.