Cristian Pasquato, attaccante del Trento ex calciatore della Juventus, intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.
“CI PENSEREI DUE VOLTE PRIMA DI CEDERE VLAHOVIC” – “Se fossi nella Juventus non lascerei andar via Vlahovic, ma bisogna anche rendersi conto che oggi il calcio italiano non è più considerato il più bello. Va tenuto d’occhio il bilancio. E’ vero che è in difficoltà, ma i gol li fa. Ci penserei due volte prima di lasciarlo partire, ma anche in passato calciatori eccellenti sono stati ceduti perché l’Italia non è l’Inghilterra, dove sembra non ci siano problemi economici. Io nuovo Del Piero? Oggi sarebbe facile dire tanto. La gente si aspettava tanto da me, ma ero sempre un ragazzo di 18, 19 o vent’anni. Può aver certamente influito, come ha influito il fatto di cambiare squadra ogni anno in prestito”.
“SBAGLIAI AD ANDAR VIA DALLA JUVENTUS” – “La cosa meno bella è che i giovani della Juventus stanno avendo spazio anche per i tanti infortuni che sono capitati alla rosa di Allegri, mentre l’aspetto positivo è che nella seconda squadra ci sono elementi di buon livello. Non c’è questo nelle grandi società italiane, in Italia si deve solo vincere ma anche con questi ragazzi si può fare ugualmente. Ho sempre detto che l’anno di Conte ho avuto la possibilità di scegliere se restare o andar via, ma da ventenne decisi di andar via per trovare spazio. Non avrei giocato, ma mi sarei confrontato con grandi calciatori. Sarei sicuramente cresciuto come calciatore e come uomo. C’era un’aria magica in quello spogliatoio, potendo tornare indietro resterei lì. Poi mai dire mai, avrei potuto anche avere qualche chance”.
“NEL 3-5-2 DI ALLEGRI AVREI FATICATO” – “Mi sarebbe piaciuto essere allenato da Allegri ed in generale giocare nella Juventus, era un sogno per me essere lì. Vivevo emozioni uniche, era il mio sogno. Nell’attuale 3-5-2 di Allegri avrei faticato, mentre quando giocava con quattro difensori e tre centrocampisti mi sarei trovato meglio. L’allenatore è certamente importante, ma la differenza la fanno i giocatori. Pensiamo al Napoli: Spalletti ha un merito infinito, ma va riconosciuto il grande lavoro che stanno facendo i calciatori”.
“NON MI ASPETTAVO PIOLI A QUESTI LIVELLI” – “Sono arrivato a Bologna nel secondo anno di Pioli, aveva fatto record di punti lì. Aspettarsi che potesse arrivare così in alto magari no, ma aveva dei concetti di gioco già importanti ed una mentalità di gioco vincente. La Serie C è un campionato sempre più difficile, ogni domenica c’è qualcosa di imprevedibile. Nel nostro girone ci sono al primo posto due squadre che l’anno scorso ha fatto i play off ed una che nella passata stagione ha fatto i play out. E’ un’ottima riserva e formazione per i giovani, si può crescere e ci si può confrontare con delle buone realtà. Il nostro è un girone molto equilibrato, può cambiare tutto di domenica in domenica”.
“MIRETTI E ILING NON MI AVEVANO IMPRESSIONATO” – “La Juve Under 23 è una grande iniziativa per non perdere questi ragazzi. Tra quelli che ho visto all’opera non mi ha impressionato qualcuno in particolare. Ho giocato contro Iling Junior, l’anno scorso contro Miretti. Non mi avevano impressionato come invece mi hanno impressionato quando hanno giocato in prima squadra. Incide l’aspetto mentale. Se dovessi segnare contro la Juventus non esulterei, ma è impossibile che lei retroceda in B o addirittura in C”.
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