I diritti tv sono sempre un aspetto fondamentale per il cammino di qualsiasi club: l’accordo UEFA ed ECA apre nuovi scenari. Cosa è accaduto e quali sono le novità annunciate.
Gestire insieme i diritti tv è fondamentale per la nuova joint venture, così da non disperdere i proventi di competizioni importanti come Champions League, Europa League e Conference.
Un trittico di tornei certamente importanti e da tenere in grande considerazione. Si tratta di una scelta che non riguarda soltanto i club impegnati nelle tre manifestazioni sportive, ma va anche oltre. A breve è stato ribadito che saranno fornite ulteriori spiegazioni in merito.
UEFA e European Clubs Association uniscono le forze per dare spazio ad un nuovo sistema in grado di unire gestione dei diritti tv e distribuzione dei proventi generati dalle competizioni europee. La notizia è ormai ufficiale e arriva in seguito ad una riunione della stessa ECA che si è svolta a Milano con la presenza di Nasser Al-Khelaifi, attuale presidente del Paris Saint Germain, mostrando una chiara contromossa allo spauracchio della Superlega.
Una scelta certamente in grado di modificare il mercato negli anni a seguire e che punta con fermezza ad eliminare la vendita dei diritti tv, formando di fatto una società in grado di generare profitti economici degni di nota. La vendita dei diritti tv è ad una svolta, a breve infatti la UEFA ed ECA (Associazione dei club europei) dovrebbero formare una società.
Sede prescelta la Svizzera, con tanto di quote da distribuire per il 51% alla UEFA, restante 49% ai club. Si tratta di un processo del tutto inedito dotato di gestione autonoma e soprattutto amministratore delegato scelto fuori dal contesto dirigenziale di Nyon.
Una vera e propria risposta dopo la richiesta dei fondatori della Superlega di trasferire ai club la scelta di negoziare la voce “ricavi” derivati dalle competizioni di livello internazionale. Certamente un fattore economico non secondario, anzi. L’unione di UEFA ed Eca avrebbe fatto storcere il naso a più di qualcuno, ma intanto il binomio procede spedito e vorrebbe essere già determinante sugli aspetti decisionali.
“L’ECA svolge un ruolo primario nel sostenere la UEFA nei negoziati. Parliamo di 4,6-4,8 miliardi di euro per il prossimo ciclo, tutto questo dimostra che il calcio europeo è un elemento di grande interesse. Molti sponsor vogliono raggiungere questo settore, il prodotto calcistico europeo è il migliore al mondo“, si legge nel comunicato ufficiale. Proprio i diritti televisivi sono un aspetto economico fondamentale per le squadre, Serie A inclusa.
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