De Laurentiis rimprovera l’UEFA: il format della sua nuova Champions League

Aurelio De Laurentiis sgrida l’UEFA e condanna tutte le attuali competizioni: ecco come dovrebbe essere la sua Champions League.

Il presidente del Napoli è visibilmente soddisfatto dell’andamento della sua squadra. E non può essere diversamente. Gli azzurri sono primi in classifica a +18 dalla seconda e hanno un ottimo vantaggio da sfruttare per il ritorno degli ottavi di Champions League. Non dovrebbe essere troppo complicato superare l’Eintracht al Maradona, dopo la vittoria per 2-0 fuoricasa.

De Laurentiis attacca l'UEFA
La nuova Champions League secondo De Laurentiis (TvPlay.it)

Insomma, il Napoli in Champions si dimostra una macchina da guerra, capace di poter dar fastidio anche alle grandi. Ora la temono davvero tutti, anche i campioni d’Europa in carica. Ma è proprio sulla competizione più importante del continente che Aurelio De Laurentiis si arrabbia ed alza i toni.

Durante la trasmissione Tutti Convocati a Radio24, il patron del club campano è intervenuto e ha affrontato diversi temi, tra cui quello di un possibile nuovo torneo, che non sia la Superlega.

De Laurentiis promuove una nuova Champions

A partire dalla stagione 2024/25, la Champions League cambierà format e allargherà il numero di partecipanti. Le 36 squadre che prenderanno parte alla competizione giocheranno un minimo di 8 partite ciascuno e saranno inserite in un girone unico, a differenza degli otto gruppi attuali. Negli anni sono state avanzate perplessità e addirittura Real Madrid, Barcellona e Juventus hanno promosso la Superlega.

Aurelio De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis contro l’UEFA (TvPlay.it)

De Laurentiis è fortemente contrario a questo torneo d’élite: “Dissi ad Agnelli che si stava sbagliando“. Ma il produttore cinematografico è anche contrario agli attuali format dell’UEFA: “Mettiamo 10 miliardi di euro sul tavolo e facciamo un campionato europeo, dove le prime sei delle leghe importanti o la prima di un campionato minore deve giocare contro tutti. Solo partite secche“.

Insomma, l’idea del patron del Napoli è alquanto rivoluzionaria. D’altronde, ADL insiste nel dire che l’interesse ormai è ridotto e la gente vuole guardare un buon calcio. Insomma, servono nuovi stimoli agli spettatori da casa e “persino l’Inghilterra non trasmette alcune gare di campionato“, a causa dell’appeal di alcuni match.

Poi il presidente azzurro si è lasciato andare ad una riflessione: “Chi vuole andare in Conference League? – pensando ad incassi bassi e calendario fitto di partite poco entusiasmanti – E lo stesso vale per l’Europa League. Nessuno se ne rende conto“.

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