Mourinho-Serra, aperto il fascicolo dalla Procura: cosa rischia l’arbitro. Svolta clamorosa nella querelle tra il tecnico della Roma e l’arbitro torinese
Ha fatto più discutere e scatenato polemiche della clamorosa sconfitta della Roma. L’episodio che ha lasciato uno strascico anche a livello disciplinare è lo scontro verbale tra Josè Mourinho e il quarto uomo, l’arbitro torinese Marco Serra. Una vicenda che ha portato all’espulsione dell’allenatore portoghese il quale nelle dichiarazioni del dopo partita ha lanciato nei confronti dell’ufficiale di gara accuse molto pesanti, minacciando addirittura il ricorso alle vie legali.
In sostanza lo Special One ha puntato l’indice contro Serra, reo di avergli mancato di rispetto. Da parte dell’arbitro piemontese nessuna replica, ma nel pomeriggio di lunedì è arrivata la notizia del suo deferimento da parte della Procura Federale. Per discutere della vicenda e delle relative polemiche scatenatesi successivamente, nel corso della diretta di calciomercato.it ai microfoni di TvPlay è intervenuto l’ex arbitro Luca Marelli, che dall’anno scorso analizza su DAZN i casi più discussi della giornata calcistica.
Mourinho-Serra, aperta un’indagine dalla Procura: l’arbitro rischia
Marelli spiega nei dettaglio cosa potrebbe accadere: “Hanno aperto un fascicolo. Ascolteranno sia Mourinho che Serra, e in base agli elementi che ne verranno fuori saranno prese alcune decisioni in merito. Io non mi sbilancio nel credere a quello che è stato letto sul labiale, ognuno può leggere quello che vuole. Gli audio non ci sono, non abbiamo certezza. Se le parole sono quelle e quasi certamente sono quelle, se verrà accertato verranno presi provvedimenti come è giusto che sia”.
In base all’esito delle indagini condotte dalla Procura, Serra potrebbe andare incontro a delle sanzioni: “Il rischio è il deferimento ed eventuali provvedimenti disciplinari da parte della procura che sarà solo quella federale in quanto quella arbitrale dal gennaio non esiste più”. Secondo Marelli, qualcosa di anomalo dev’essere per forza accaduto ricostruendo la vicenda in tutti i suoi aspetti.
“Gli arbitri studiano allenatori e giocatori, sanno cosa aspettarsi. Non so cosa sia successo realmente. Quello che è strano è che si era appena rientrati dagli spogliatoio. L’adrenalina si era affievolita. Il linguaggio del corpo di Serra non mi è piaciuto per niente. Ci sono due elementi che non mi piacciono. Il primo è che una persona non parla di spalle ad un’altra. O ci si gira e si parla in faccia o si fa finta di niente e di non ascoltarla”.
Il secondo elemento è forse ancora più squalificante: “E’ inammissibile che si sia messo le mani in tasca. Non si è in un pub a discutere con gli amici ma ci si trova lì per un compito. Se si ha un compito ufficiale le mani stanno fuori dalla tasca”.