Il mondo del calcio piange la scomparsa di un campione del passato, un calciatore indimenticabile che ha avuto meno di quanto meritasse.
Mattinata molto triste quella di quest’oggi per tutti gli appassionati di calcio. In particolare sono i francesi a piangere per la morte di una leggenda del loro calcio che nonostante un record tutt’ora imbattuto, ha probabilmente ottenuto meno di quanto avrebbe meritato durante la sua carriera da calciatore. Un personaggio che però non è stato significativo solo per la Francia, tanto che quando si trattò di conferirgli un premio, lo ricevette direttamente dalle mani di Platini e Ronaldo (il Fenomeno).
Mercoledì mattina di lutto per i tifosi. Saranno sicuramente rattristati i tifosi più datati del Nizza, dello Stade de Reims, ma soprattutto della nazionale francese. Ben 30 gol in 21 presenze con i Bleus ed un Mondiale che, anche se non è coinciso con una vittoria di gruppo, ha portato al maggior traguardo personale: il record di reti in una fase finale, con 13 gol.
Stiamo parlando ovviamente di Just Fontaine, nato a Casablanca nel 1933 e spentosi stamane a Tolosa ad 89 anni. In quel Mondiale nel 1958 la sua Francia arrivò fino alle semifinali, dove termina la sua corsa contro un Brasile ingiocabile. Resta tuttavia il record di 13 gol segnati in una fase finale della Coppa del Mondo. Un fulgido esempio di cosa avrebbe potuto dare questo giocatore che suo malgrado è stato anche molto sfortunato con gli infortuni.
Tra i grandi rimpianti della carriera di Just Fontaine da calciatore c’è quello del mancato trasferimento al Botafogo. Il destino però l’ha in qualche modo ricompensato quando nel 2014, la leggenda della nazionale francese era stato premiato con una Scarpa d’oro per il suo record, proprio in Brasile.
“Sono davvero orgoglioso di ricevere questo premio, unico perché anch’io sono unico – disse Fontaine – come anche i ragazzi che mi hanno premiato” riferendosi a Ronaldo e Michel Platini che gli hanno conferito l’omaggio simbolico per il suo record che ancora resiste da allora.
Un record che gli consente oggi di vivere in eterno, ma che in una recente intervista, di circa 7 anni fa, diceva che avrebbe volentieri barattato in cambio di qualche anno di attività in più. Segno che aldilà del segno lasciato nella storia del calcio, il rimpianto per ciò che avrebbe potuto dare ancora lo ha accompagnato probabilmente fino alla fine.
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